Alessandro Marinaro presenta alla Feltrinelli di Catania “Storia di presunti imbecilli”edito dalla A&A Edizioni di Luigi Augelli -GUARDA IL VIDEO-

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Sarà presentato mercoledì 4 ottobre alle 18, presso la Feltrinelli di Catania in via Etnea, il libro di esordio del regista e sceneggiatore Alessandro Marinaro “Storie di presunti imbecilli”, edito dalla A&A Edizioni di Luigi Augelli. Una raccolta di racconti surreali e grotteschi in cui l’autore, giocando con stilemi desunti da Verga a Pirandello, da Maupassant a Cechov, passando per Gogol’, Mann, Buzzati, racconta la Sicilia e i suoi “invisibili”, gente che magari non voleva essere raccontata, ma che sicuramente sarebbe fiera di aver attratto lo sguardo di Marinaro. Personaggi bizzarri e densi di umanità, di cui ridiamo e che compatiamo ma che hanno sempre qualcosa di eroico nel loro “volerci essere” a tutti i costi. Un’insopprimibile volontà di vita che rivendica il diritto di essere imbecilli, a volte costretti dalla vita e dalle circostanze ad apparire tali. Qualcuno lo fa con assoluta innocenza, qualcun altro con una certa baldanza: diversi modi di essere imbecilli che restituiscono l’ampia gamma della fragilità umana.
Gasparino è in attesa del fratello, che non vede da trent’anni, dopo il litigio per la successione dei beni; Gualtiero Romeo, telegiornalista sincero, è stufo dell’ipocrisia dei notiziari, e decide di sputtanare l’intera categoria in diretta TV; Tuccio non si distrae, perché ama farsi incantare dalla bellezza della natura, invece di lavorare; il piccolo Emmanuele è alla ricerca del suo amico porcellino, e non sa che glielo hanno ammazzato; Faustino è un pittore mangione, nel senso che si mangia la vita, perché ciò che trasferisce su tela sparisce dalla realtà; mentre l’epigono è un tale che vorrebbe esser scrittore, ma ripensando alla grandezza della letteratura che l’ha preceduto, non riesce a scrivere manco una riga. Potremmo dire che ogni personaggio si ritrova alla ricerca di una meta. È così forte il suo desiderio di giungere a un lampo di felicità, che non si cura del derisorio e sprezzante giudizio sociale. Questo soggetto lo apparentiamo a certa stramberia umana, quella che popola i nostri paesini, i quartieri periferici o soltanto i nostri sogni.
Alla presentazione catanese accompagneranno l’autore l’attrice teatrale e cinematografica Evelyn Famà e il giornalista Orazio Vecchio.
Il catanese Alessandro Marinaro, lo ricordiamo, ha ottenuto importanti riconoscimenti con i suoi film. Fra questi, ricordiamo “Motore!”, vincitore nel 2010 del Festival del Corto de “La 25ora”, su La7; “La bici sotto il vulcano”, selezionato in decine di festival; “Buongiorno, sig. Bellavista”, con il quale ha vinto diversi premi, fra cui il prestigioso “Italian Contemporary Film Festival 2013” di Toronto. Ha scritto il film “Mauro c’ha da fare”, per la regia di Alessandro di Robilant, uscito nel 2015. Negli ultimi anni, ha partecipato a diversi concorsi letterari, rientrando fra i 25 vincitori del concorso “Racconti nella Rete”, con la breve novella “La scoperta del piccolo Emmanuele”, inclusa poi nell’antologia edita da Nottetempo. Nel 2015, si è classificato al secondo posto alla 17° edizione del “Concorso Laghese di Narrativa e Poesia”, con il racconto “La mano di Gasparino Circosta”.

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