Delitti di Cassibile, condanna all’ergastolo definitiva per Raeli

La Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta della difesa di annullare la condanna all’ergastolo riportata da Giuseppe Raeli, il pensionato condannato al carcere a vita perché ritenuto responsabile di 4 omicidi e di un tentativo di omicidio. La discussione del processo, giunto all’ultimo grado di giudizio, è avvenuta ieri mattina. All’istanza motivata dagli avv. Giambattista Rizza e Stefano Rametta si è opposto la Procura generale che ne ha sollecitato ai giudici della suprema corte il rigetto.

L’ex palista di Cassibile, finito in carcere nel novembre del 2010 perché inizialmente accusato di ben 13 omicidi avvenuti tra Cassibile, Avola e Fontane Bianche. La Corte d’appello lo ha condannato, però, per 4 omicidi e un tentato omicidio: l’omicidio di Giuseppe Calvo (9 ottobre 2012), il duplice delitto dei coniugi Sebastiano Tiné e Giuseppa Spadaro (31 luglio 2003), dell’omicidio di Giuseppe Spada (18 agosto 2004), e il tentato omicidio di Giuseppe Leone (15 marzo 2009). Il tentato omicidio di Aurora Franzone (12 febbraio 2004) è stato derubricato in minaccia aggravata e quindi dichiarato prescritto.

La difesa attende adesso le motivazioni per dire la propria su questa sentenza che mette la pietra tombale sui delitti di Cassibile, individuando in Raeli il responsabile.

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