Siracusa, il sindaco Garozzo presenta alla stampa le nuove prescrizioni Aia per l’Isab

I contenuti del Decreto ministeriale che ha rideterminato le nuove prescrizioni inserite nella “Autorizzazione Integrata Ambientale” per l’ISAB, sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Giancarlo Garozzo e dagli assessori all’Ambiente, Pietro Coppa, e alla Mobilità, Giuseppe Raimondo che nella qualità di esperto in questi anni si è occupato della materia.

Prevista la riduzione del 20 per cento del quantitativo di inquinanti immessi in atmosfera, sia attraverso i camini che attraverso i serbatoi di stoccaggio; ed ancora l’adeguamento degli impianti avverrà secondo tempi certi.

Gli effetti dei provvedimenti sulla qualità dell’aria saranno misurabili a breve e molti degli interventi dovrebbero concludersi entro l’anno in corso.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha detto il sindaco Garozzo – perché viene premiato il lavoro fatto in questi anni. Il Comune siede al tavolo dal 2015 con il preciso obiettivo di contribuire a mettere ordine su questa materia e mettere fine al fenomeno delle cosiddette molestie olfattive. La nostra è stata un’operazione di trasparenza. Le nuove prescrizioni, adesso diventate parte integrante di un Decreto, fanno compiere un deciso salto in avanti nella lotta all’inquinamento e questo è un risultato estremamente importante. Agli organi preposti il compito di vigilare affinché esse vengano osservate e perché vengano rispettati i tempi prescritti”.

Gli aspetti tecnici sono stati trattati dai due assessori. “Adesso – ha spiegato l’assessore Raimondo- l’azienda dovrà ridurre del 20 per cento i composti organici volatili (Cov) e le polveri sottili emessi nell’aria. La misurazione avverrà costantemente camino per camino e non più come se tutti i gas provenissero da un unico “camino virtuale”, la cosiddetta “bolla di raffineria”. Il controllo più capillare permetterà di individuare meglio da dove provengono e quali sono le sostanze inquinanti presenti oltre i limiti, mentre il principio della “bolla di raffineria” sarà mantenuto solo per gli ossidi di azoto (NOx) e per l’anidride solforosa (SO2); comunque dal calcolo verrà estromesso il cosiddetto “turbogas. A questo va aggiunta la riduzione dell’olio combustibile denso (Ocd) e l’installazione di sistemi di recupero dei vapori negli impianti di stoccaggio a tetto fisso oppure l’installazione dei tetti galleggianti”.

“Altro passaggio importante – ha aggiunto l’assessore Coppa – è l’approvazione in conferenza dei servizi del piano di monitoraggio e controllo proposto dall’Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale), sia per quanto riguarda le emissioni che l’osservanza delle prescrizioni. Tutto questo non è la soluzione del problema ma una parte di essa, certamente quella più rilevante perché riguarda i due impianti più importanti del nostro territorio.

Adesso per migliorare questo effetto di riduzione e prevenzione dell’inquinamento, che riguarda tutte le matrici ambientali e dunque non solo l’aria, bisogna procedere con il rilascio dell’Aia ad altri impianti come Esso e Sasol e per le quali mi auguro che vengano dettate lo stesso tipo di prescrizioni. Altresì è necessario che la Regione, la cui assenza in seno alla commissione istruttoria è stata avvertita, approvi il piano regionale di risanamento della qualità dell’aria. Uno strumento che avrebbe consentito di rendere certamente omogenee le prescrizioni per tutti le industrie e di individuarne altre per avviare un percorso di risanamento della qualità dell’aria esteso a tutta la zona industriale siracusana”.

 

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