Sistema Siracusa, rimesso in libertà il giornalista Guastella

Il gip del tribunale di Messina, Maria Vermiglio, ha disposto la scarcerazione nei confronti del giornalista Giuseppe Guastella, coinvolto nella vicenda giudiziaria meglio nota come “Sistema Siracusa”. Il giudice ha ratificato un parere favorevole espresso dalla procura peloritana che ha ritenuto essere venute meno le esigenze cautelari nei confronti del direttore del Diario 1984.

La vicenda è l’ormai nota inchiesta della procura di Messina su depistaggi e dossier all’ombra del palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, in cui sono stati coinvolti magistrati, avvocati, imprenditori, consulenti e, appunto, il giornalista Guastella. Il 6 febbraio il giudice per le indagini preliminari Vermiglio ha fatto scattare nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari aggravata dal divieto di comunicazione perché ritenuto “gravemente indiziato a fare parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso”.

La misura coercitiva era stata confermata dal tribunale del riesame di Messina con ordinanza del 13 aprile. Alla scadenza del termine della fase della misura cautelare, il 30 aprile il pubblico ministero ha espresso parere favorevole a sostituire la misura degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nel disporre il provvedimento, il giudice ha tenuto in considerazione “il ruolo associativo meramente servente rispetto ai sodali”. “In buona sostanza, gli articoli pubblicati da Guastella – afferma il legale difensore del giornalista, l’avv. Aldo Ganci – con riferimento ad alcuni magistrati, non avrebbero avuto contenuto diffamatorio ma avessero un’enfasi particolare per stigmatizzare l’operato degli stessi. Guastella ha sempre riferito in sede di interrogatorio di garanzia che il giornale da lui diretto era finanziato dall’avv. Piero Amara”. Una circostanza rimarcata dal Gip Vermiglio nell’ordinanza di scarcerazione, atteso che “dalla disamina dei messaggi rimasti sull’applicativo wathsapp emerge chiaramente come l’avv. Amara finanziasse il giornale del Guastella corrispondendogli mensilmente sia direttamente sia per il tramite del Ferraro e del Miano somme di denaro per sopperire ai costi di gestione del giornale”.

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By wltv

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