Siracusa celebra il trentennale della Dedicazione del Santuario della Madonna delle Lacrime consacrato da Papa Giovanni Paolo II.
Per onorarne la ricorrenza una due giorni di celebrazioni solenni, presiedute dall’Arcivescovo di Siracusa Mons. Francesco Lomanto e dal Rettore del Santuario, Don Aurelio Russo, e culminat lungo i viali del Santuario con la processione “Aux flambeaux”, organizzata dai fedeli e dai gruppi del Santuario della Madonna delle Lacrime.
A dare ufficialmente inizio ai festeggiamenti il solenne Pontificale presieduto da Mons. Slawomir Oder – postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di San Giovanni Paolo II – durante il quale sono stati evocati i momenti più significativi della vita del Cardinale e il suo storico incontro con la città di Siracusa, in virtù di una preziosa riflessione sul profondo legame che il Papa aveva con la Madonna e sull’impatto spirituale generato dalla sua visita.
“Giovanni Paolo II non amava solo Maria, ma guardava il mondo attraverso i suoi occhi”, ha affermato Mons. Oder, sottolineando che questa visione era al cuore del pontificato di Karol Wojtyła.
E proprio a tal proposito, l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto ci dice come “San Giovanni Paolo II abbia interpretato, spiegato, illuminato il significato della presenza di Maria con il segno delle sue lacrime, sottolineando l’importanza del pianto stesso come segno di dolore, di speranza, di preghiera, di vicinanza al popolo di Dio, ai suoi figli e dunque come segno della partecipazione di Maria al sacrificio”.
Un momento solenne e pietra miliare della storia della Chiesa Siracusana quello ricordato nelle giornate del 5 e 6 novembre, che ha compiutamente accresciuto il legame intellettivo e spirituale con uno dei più influenti Pilastri della Chiesa Universale.
Benedetta Miccoli