Si registra una svolta alle indagini sul conducente che ha fatto perdere le proprie tracce dopo che, in sella a una moto ha travolto e ucciso un clochard. Si è costituito alla Procura aretusea il 35enne siracusano che adesso deve rispondere di quell’incidente stradale ma, soprattutto, del reato di omissione di soccorso. Accompagnato dall’avvocato Junio Celesti, l’indagato si è presentato, nella giornata di ieri, nell’ufficio del sostituto procuratore Andrea Palmieri, che sta coordinando le indagini, legate alla morte del pedone senza tetto di 70 anni.
L’uomo si è detto dispiaciuto per quanto accaduto sabato sera e ha raccontato al magistrato che, dopo l’impatto con il pedone, finito sul selciato, ha avuto paura e ha pensato di allontanarsi senza, però, prestare soccorso al malcapitato. Ha, quindi, dato una propria versione sulla dinamica dell’incidente che è al vaglio degli investigatori per verificare se corrisponda con quanto ricostruito in sede di rilievi scientifici.
L’incidente stradale è avvenuto in viale Paolo orsi intorno alle 21.30. L’indagato viaggiava in sella a una moto custom quando, per cause al vaglio degli inquirenti, ha impattato contro il pedone. Questi è stato sbalzato in aria ed è caduto rovinosamente sull’asfalto. A quel punto, il conducente della moto, anziché sincerarsi delle condizioni del ferito, in preda al panico, è risalito in sella alla moto per allontanarsi.
Mentre per il clochard, molto noto in città, non c’è stato nulla da fare, gli investigatori hanno cominciato le indagini per individuare il pirata della strada e nelle ultime ore, anche grazie all’acquisizione delle immagini delle telecamere della videosorveglianza, avevano individuato il tipo di moto e si dicevano ottimisti di rintracciare il conducente.