Flop impianti sportivi a Siracusa, l’intervento dell’On. Giovanni Cafeo

Siracusa, 25 settembre 2021 – “L’ipotesi di una città importante e prestigiosa come Siracusa senza la possibilità di praticare sport o semplicemente di andare a vedere manifestazioni sportive è inimmaginabile, a prescindere delle motivazioni e dal merito delle controversie attualmente in essere”.

Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.

“Pur essendo ovviamente facoltà dell’amministrazione comunale quella di revocare la concessione al gestore della Cittadella dello Sport, l’opera principe per lo sport siracusano voluta dall’indimenticato Concetto Lo Bello, è evidente che manca al momento una programmazione a lungo termine per il futuro – prosegue l’On. Cafeo – anche perché non è seriamente credibile un ritorno alla gestione diretta da parte del comune, vista la carenza ormai cronica di risorse e di personale”.

“Non ci interessa in questa sede entrare nel merito della controversia tra comune e gestore, anche se come l’esperienza insegna arrivare alle carte bollate e ai tribunali ha come prima conseguenza diretta la creazione di disagi per i cittadini e le associazioni sportive che fruiscono degli impianti – continua Cafeo – quello che preme a tutti è sapere cosa accadrà alla scadenza dei termini per la restituzione della struttura e soprattutto se verranno risolti a breve tutti i problemi di sicurezza e di messa a norma dei certificati antincendio e di agibilità, riguardanti anche lo stadio Nicola De Simone, impedimenti che hanno costretto le squadre della nostra città, persino quelle impegnate nei campionati di massima serie di pallanuoto e pallamano, a giocare senza i propri tifosi tra il pubblico”.

“L’inasprimento delle posizioni e in generale l’incapacità di mantenere un dialogo costruttivo ha riportato la città anni luce indietro dal punto di vista dello sport – conclude l’On. Cafeo – ma soprattutto ha mostrato il fianco di un’amministrazione che non è in grado di garantire servizi fondamentali per la collettività”.

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