Altro tema importante legato agli è la gestione dei bambini nelle varie sedi comunali. “Civico4” chiede all’Amministrazione comunale di prestare particolare attenzione al fatto che bimbe e bimbi siano trattati tutti allo stesso modo, rilevando che “insistono alcuni asili di frontiera, – denunciano gli esponenti del movimento – come “Qui, Quo, Qua” in via Luigi Cassia, dove vengono offerti ai bimbi prodotti di qualità più scadente, se non addirittura una dieta ridotta, come sta accadendo a partire dalla giornata di mercoledì 29/09/2021, e l’onere di portare da casa merendine e pannolini”.
“L’aggiudicatario deve farsi carico di tutti gli oneri inerenti la gestione e la conduzione dell’asilo ivi compresa la manutenzione ordinaria dei locali, delle attrezzature, degli arredi, della pulizia giornaliera periodica e straordinaria dei locali, l’erogazione del servizio di refezione (approvvigionamento produzione e somministrazione dei pasti presso la cucina presente nell’asilo) e di lavanderia, materiale didattico e ludico. Deve mettere a disposizione per tutta la durata del contratto i tegami e le attrezzature, le stoviglie per il consumo dei pasti, le tovagliette ed eventuali contenitori, fornitura della biancheria necessaria (es. lenzuolini, bavaglini, teli da bagno e coperte). L’aggiudicatario deve fornire il materiale igienico relativo alla cura e all’igiene del personale e dei bambini (creme, pannolini ecc.), materiale sanitario per piccoli interventi di pronto soccorso, nonché materiali per la pulizia dei locali”.
Quindi “è dovere delle cooperative vincitrici dell’appalto rispettare il capitolato in tutti i punti ed evitare di risparmiare sulle spalle dei bimbi appartenenti ai nuclei familiari più bisognosi. – spiega “Civico 4” – È dovere dell’Amministrazione comunale controllare che questi fatti non avvengano e, quando avvengono, sanzionare le cooperative che ne sono responsabili”.
Inoltre “rammentiamo – tuona il leader Michele Mangiafico – all’Amministrazione comunale e al D.e.c. quanto previsto dall’articolo 23 sulla verifica periodica della gestione: “L’Amministrazione Comunale ha la facoltà di accedere alla struttura per verificare il rispetto dei punti concordati con particolare riferimento agli aspetti qualitativo-gestionali del servizio erogato”.
Poi c’è la questione dell’assunzione del nuovo personale che, spiega Mangiafico, va in contrasto con la clausola sociale di cui all’articolo 9 del Capitolato di appalto: “l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’operatore economico uscente, come previsto dall’art. 50 del Codice, garantendo l’applicazione del CCNL per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo del 21 maggio 2019”.
“Da un lato, in alcuni asili nido comunali, non tutto il personale è stato preso in carico da parte delle cooperative vincitrici dell’appalto, dall’altro nuovo personale è entrato in servizio, nel silenzio dell’Amministrazione comunale, – denuncia il leader– della macchina amministrativa che ha redatto il capitolato, di chi è chiamato a farlo rispettare e delle categorie impegnate nella tutela dei lavoratori. “
“Il caso più eclatante – continuano gli esponenti di “Civico 4” – ci sembra quello dell’asilo nido comunale “Paperotti” di via Servi di Maria, dove sono state lasciate a casa sei operatrici presenti nell’elenco della gara di appalto e, di contro, sono state assunte quattro nuove operatrici. Tuttavia, abbiamo registrato altri casi analoghi in altri asili nido comunali.”
Recita l’articolo 9: “La mancata presentazione del progetto, anche a seguito dell’attivazione del soccorso istruttorio, equivale a mancata accettazione della clausola sociale con la conseguente esclusione dalla gara. Il progetto di assorbimento non sarà oggetto di attribuzione di punteggio nella valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa per evitare il rischio che criteri di valutazione, basati sul numero dei lavoratori che saranno riassorbiti in applicazione della clausola sociale, possano essere di ostacolo a processi di efficientamento dell’operatore entrante. Il rispetto delle previsioni del progetto di assorbimento sarà oggetto di monitoraggio da parte della stazione appaltante durante l’esecuzione del contratto. Il progetto di assorbimento deve avere l’ulteriore finalità di garantire la continuità educativa-didattica attraverso il mantenimento dei lavoratori presso le strutture di provenienza”.