Acireale, 17 dicembre 2021- All’indomani della partecipazione di un convegno sul termalismo che è tenuto a Palermo, organizzato dalla Presidenza della Regione Siciliana in collaborazione con il Cefpas, il sindaco, ing. Stefano Alì, tra i protagonisti principali dell’incontro, si è espresso così: “Innanzitutto, esprimo soddisfazione per la presenza costante, durante l’intero convegno, del presidente della Regione, on. Nello Musumeci, del suo vice, Gaetano Armao, e dell’assessore Ruggero Razza. Questo aspetto ha dimostrato una sensibilità della Regione sul tema che riguarda il termalismo. E’ stato un incontro tecnico, promosso per sottolineare il ruolo che può ricoprire il termalismo nell’ambito dello sviluppo turistico, anche destagionalizzato. Quindi, è stato posto l’accento sulle Terme di Acireale e di Sciacca, i due siti più rilevanti, accomunati dalla stessa proprietà, la Regione. Per Sciacca sono stati pubblicati già due bandi di gara, andati deserti. E per evitare che vengano predisposti bandi di gara che, poi, non abbiano una ricaduta effettiva il percorso che si sta intraprendendo e che il presidente Musumeci si sta impegnando a seguire prevede, intanto, in un intervento di manutenzione straordinaria con tre milioni destinati alla difesa del patrimonio che possediamo, onde evitare vada ancora di più in decadimento. Poi, è stato creato un gruppo di lavoro del quale fa parte anche il prof. Rosario Faraci, acese, che si occuperà di verificare quale può essere il piano industriale e, in parallelo, così da potere procedere con la gara, la possibilità di una collaborazione per l’utilizzo con Federterme e Inail, eliminando così, gare che possano andare deserte per l’assenza di soggetti interessati a partecipare. Questa manifestazione di interesse si dovrebbe chiudere nello spazio di pochi mesi. Il fallimento delle Terme di Acireale è frutto della scelta della “Regione imprenditrice”. La Regione, sia chiaro, non è in grado di gestire le Terme in maniera economicamente vantaggiosa: questo è un lavoro che deve fare il privato, né può farlo il Comune. E, quindi, la collaborazione con strutture e imprenditori può dare maggiore risalto a queste opportunità e trovare soggetti interessati per la gestione di questo “asset” così importante per il territorio di Acireale”.