L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esorta tutte le parti coinvolte in Siria a proteggere e fornire un passaggio sicuro ai civili costretti ad abbandonare le proprie case a causa dei recenti combattimenti nel sud del paese. Si stima che circa 140.000 persone siano fuggite in tutto il sud-ovest e necessitino di un passaggio sicuro per uscire dalla regione, oltre ad assistenza umanitaria immediata, protezione e riparo. Abbiamo anche assistito al ritorno di decine di migliaia di sfollati interni (IDP) in seguito ad accordi locali e in aree sotto il controllo del governo siriano.
Insieme alle Nazioni Unite e ad altri partner umanitari abbiamo mobilitato ingenti aiuti in denaro per rispondere alla situazione in Siria, raggiungendo decine di migliaia di persone. È necessario che l’assistenza sia ulteriormente incrementata e l’UNHCR continua a chiedere che agli attori umanitari sia garantito un accesso sicuro.
A causa del perdurare del conflitto e dei nuovi esodi forzati verificatisi nei primi sei mesi del 2018, si stima che quasi 13.000 rifugiati provenienti dai paesi limitrofi e altri 750.000 sfollati interni siano tornati nelle proprie case ad Aleppo, Homs, Hama, nelle aree urbane e rurali di Damasco e nella parte sud-ovest e nord-orientale della Siria. Prevedendo e riconoscendo tali dinamiche, l’UNHCR ha rafforzato le sue capacità in Siria già nel 2017 per sostenere i rifugiati e gli sfollati interni che rimpatriano spontaneamente. Continuiamo a lavorare per migliorare la risposta alle esigenze umanitarie e di protezione degli sfollati interni, dei rimpatriati e di altre persone colpite dalla crisi.
L’UNHCR ha preso atto dell’annuncio di mercoledì da parte delle autorità siriane e russe sull’istituzione di un centro in Siria per aiutare i rifugiati che tornano a casa. Pur non avendo ancora preso visione del piano nel dettaglio, siamo comunque pronti ad avviare discussioni in merito con il governo della Siria e con la Federazione russa.
I rifugiati hanno sempre il diritto di tornare nel proprio paese. L’UNHCR sottolinea che qualsiasi piano teso a consentire l’esercizio di tale diritto deve rispettare gli standard internazionali; questo significa che i rimpatri devono essere volontari, svolgersi in condizioni sicure e dignitose e devono essere sostenibili.
È fondamentale che i rimpatri di rifugiati e sfollati interni non siano soggetti a pressioni, né avvengano in condizioni precipitose o premature. I rifugiati devono essere in grado di fare una scelta libera e informata sul loro futuro e devono avere tutti gli elementi di base per un rimpatrio volontario sostenibile.
L’UNHCR è pronto a collaborare con i governi della Siria e della Russia per arrivare a soluzioni che soddisfino gli standard internazionali in materia di rifugiati e diritti umani.