Messina, 12 gennaio 2022 – La Dia ha eseguito in provincia di Messina un decreto di confisca beni emesso dalla Corte di Appello peloritana di circa 7 milioni di euro, riconducibile ad un imprenditore operante nel settore della macellazione e commercializzazione di pellame, ritenuto socialmente pericoloso a seguito di vicende giudiziarie per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abusivismo finanziario e usura, reato per il quale è già stato condannato con sentenza divenuta irrevocabile nel 2009.
L’imprenditore inoltre, è considerato vicino ad ambienti mafiosi dei clan “nebroidei” e “tortoriciani”.
La misura eseguita oggi è un provvedimento di secondo grado che segue quelli di sequestro e di confisca emessi dal Tribunale di Messina nel corso del 2020 .
In totale sono stati confiscati la quota pari al 50% di società, la quota pari al 20% del Fondo Consortile di un Consorzio; 17 unità immobiliari (fabbricati e terreni); 20 mezzi personali ed aziendali e vari rapporti finanziari.