Ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità il solarinese Salvatore Bruno, arrestato dai carabinieri della locale stazione perché trovato in possesso di armi e di droga, che nascondeva in una stalla. Difeso dall’avvocato Junio Celesti, l’indagato è comparso davanti al gip del tribunale, Salvatore Palmeri, che, nel convalidare l’arresto, disposto dal pm Carlo Enea Parodi, ha concesso la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Il 58enne è stato trovato in possesso diversi involucri contenenti 24 grammi di cocaina, 54 di hashish e 26 di marijuana, occultati tra gli animali di una stalla di sua proprietà. Le unità cinofile hanno permesso di rinvenire una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e 47 proiettili.
Bruno è un ex affiliato al clan Aparo ed era stato coinvolto in altre vicende di armi nel 2017 su iniziativa dei poliziotti. In questa circostanza, invece, sono stati i carabinieri della stazione di Solarino ad agire, insieme con supporto delle unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi e dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito delle perquisizioni nelle aree rurali del paese.
L’arma sequestrata verrà inviata al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per verificare l’eventuale utilizzo in episodi criminosi. L’arrestato, che percepiva il reddito di cittadinanza, si è visto in ragione della sua condotta criminosa revocato il beneficio ed è stato condotto in carcere dai Carabinieri così come disposto dalla Procura aretusea.