La corte di cassazione ha ritenuto inammissibile l’appello proposto dalla Procura generale di Palermo e dalla parte civile relativamente al processo scaturito dalle presunte mazzette nell’ambito di un piano di installazione di pannelli fotovoltaici. Con questa sentenza, di fatto, viene confermata e resa definitiva la sentenza di assoluzione che la corte di appello aveva emesso nei confronti dell’ex parlamentare siracusano Mario Bonomo, del nipote, Marco Sammatrice e dell’ex deputato del Pd, Gaspare Vitrano.
“Finalmente si chiude un calvario durato undici anni”, spiega Bonomo, che aveva pagato a caro prezzo il coinvolgimento in questa vicenda risalente al marzo 2011. Fu Secondo l’accusa, Vitrano e Bonomo erano titolari di fatto di società nel settore delle energie rinnovabili, formalmente intestate a prestanome. I due ex parlamentari avrebbero agevolato le attività delle imprese snellendo i tempi e gli iter di autorizzazioni e procedure burocratiche. On particolare, secondo i pm, Vitrano, Bonomo e l’ingegnere Ingrassia erano in affari nella Green srl, un’impresa con sede a Palermo, che avrebbe ottenuto dalla Regione siciliana, grazie anche all’interessamento dei deputati, le licenze per la costruzione di due impianti fotovoltaici a Carlentini.
Bonomo fu condannato in primo grado alla pena di 6 anni e mezzo di reclusione, nonostante il principale accusatore, l’imprenditore Ingrassia, avesse disconosciuto la sua firma in un documento e per tale motivo il tribunale dispose la trasmissione degli atti alla Procura per indagarlo per falsa testimonianza. Il verdetto di primo grado è stato ribaltato davanti alla corte d’appello, nel 2020 che ha assolto gli imputati perché il fanno non sussisti, vale a dire, con formula piena.
“Ho vissuto un incubo lungo undici anni – ha commentato Bonomo – ho subito pressioni psicologiche forti che solo grazie a una famiglia unita sono riuscito a superare. Ci riprendiamo la dignità calpestata da un’indagine che non doveva nemmeno nascere. Riprendo il mio cammino politico con la certezza di essermi riscattato innanzitutto sotto il profilo umano”.