Il sistema elettorale italiano, o moderno che dir si voglia, si può definire democratico, libero da condizionamenti in teoria e sul piano del principio, dove il ruolo della comunicazione diventa un veicolo diretto con gli elettori, che a sua volta sono i cittadini, il popolo Sovrano. Ci sono uomini politici d’ogni specie: quelli che comprano i voti, quelli che appartengono alle lobby e quindi hanno dietro le spalle, i soldi e il potere, quelli che sono designati dai partiti e quelli fai da te. Nel nostro “brodo” siracusano abbiamo avuto, e abbiamo ancora, ogni profilo di quelli anzi descritti di tutto e di più, anzi proprio in questi giorno d’attualità la vicenda della mini-tornata elettorale per le regionali sulle sezioni di Rosolini e Pachino.
Nella buona sostanza, tutto è rimasto nella memoria collettiva, per i modi e i termini con cui operavano gli storici personaggi e rappresentanti del popolo siracusano.
Nella passata legislatura all’Ars è stato Enzo Vinciullo che ci ha deliziato, in verità più degli altri colleghi onorevoli, di notizie, interventi, formulazioni per tanti finanziamenti in favore del territorio siracusano; ma sono stati in molti che si sono disturbati di tanta attività legislativa in difesa del territorio. Vinciullo era presidente della Commissione Bilancio ed è stato, per la cronaca, il più attivo per la presenza in Aula e per interventi programmati per finanziamenti d’ogni genere e natura. Orbene. Oggi possiamo dire che quello che impera è il silenzio assordante; due modi di capire e fare politica, della tipica controparte antica tra popolo e casta. Ma in una democrazia moderna si deve includere tra i cittadini una porzione più ampia del popolo, dove i rappresentanti eletti devono avere un carattere deciso, competenza, e sapere attuare idonei programmi per lo sviluppo delle popolazioni che li ha eletti. E per non perdere il suo piglio politico che lo contraddistingue, Vinciullo ha comunicato la notizia che il Dipartimento regionale della Protezione Civile ha provveduto a liquidare al Genio Civile di Siracusa la somma di € 203.107,20 sul capitolo 516007 “Recupero e conservazione di edifici di culto e d’interesse storico, artistico e monumentale, con particolare riguardo al patrimonio barocco della Val di Noto”, a gravare sull’impegno n.86/2016, giusto D.D.G. n.652 del 23/06/2016 per il pagamento delle somme relative all’anticipazione dell’importo contrattuale dei lavori per la realizzazione dell’intervento denominato “Progetto per il consolidamento e restauro della Chiesa di S. Venera ad Avola danneggiata dal sisma del dicembre 1990”.
Vinciullo spiega come sia stato incardinato l’iter per giungereall’approvazione del progetto e al suo finanziamento, peraltro più volte concesso, tant’è vero che avevo presentato l’interrogazione parlamentare n. 536 dell’1/04/2009, fra l’altro oggetto di un duro confronto in Aula fra me e l’allora Assessore regionale della Protezione Civile, e l’interrogazione n.1284 dell’11/11/2013.
Ora, finalmente, la conclusione del procedimento con la liquidazionedelle somme concernenti l’anticipazione dell’importo contrattuale, possibile, nella scorsa Legislatura, chiarisce Vinciullo, grazie al D.D.G. n. 652 del 23/06/2016 con il quale è stato approvato e finanziato il “Progetto per il consolidamento e restauro della Chiesa di S. Venera danneggiata dal sisma del dicembre 1990” sita in Avola (SR), e disposto l’impegno per la somma di € 1.500.000,00 al capitolo 516007.
Quello di Vinciullo è il principio enunciato dal credo politico per il modo in cui si possono attuare i programmi nel cercare di persuadere il popolo delle buone capacità. In una democrazia, dunque, la responsabilità ultima per le leggi o le politiche adottate risiedono nelle scelte dirette del rappresentante del popolo eletto, nel nome e per conto del popolo, oltre agli schemi culturali, nel tentativo di coinvolgere per mezzo delle informazioni più cittadini in battaglie politiche, sociali ed economiche.
Concetto Alota