Piano periferie congelato, il sindaco Italia: “Inaccettabile”

Lo stop per 2 anni al Piano periferie colpisce in buona misura anche il comune di Siracusa. La precedente amministrazione comunale aveva, infatti, presentato diversi progetti che erano stati finanziati nell’ambito del cosiddetto piano periferie per un importo complessivo di 13 milioni e 177mila euro.

“E’ inaccettabile che il governo pensi ad un eventuale scippo di fondi agli enti pubblici locali dopo che il governo Gentiloni aveva anche stilato le graduatorie dei comuni – afferma il sindaco Francesco Italia – anche il solo pensare di fare slittare al 2020 l’erogazione dei fondi provoca un danno ingente. Viene tolto ossigeno alle imprese e rimanda di 2 anni gli interventi che avevamo programmato per rigenerare i guasti delle nostre periferie urbane, cresciute senza un ordine”.

Nel mese di marzo era stato presentato il primo progetto ammesso in graduatoria tra i primi 24, quello relativo al centro commerciale naturale di via Tisia per il recupero urbano di quella via e anche della via Pitia e delle zone limitrofe. Un progetto che prevede la realizzazione di marciapiedi larghi 5 metri e pensiline per ripararsi da sole e pioggia, l’abbattimento delle barriere architettoniche, verde pubblico, soluzioni per rendere scorrevole il traffico automobilistico. “Questa è una tragedia – dice il presidente del Cenaco, Franco Genovese – per il nostro progetto è stato pubblicato il bando e il comune ha proceduto anche ad eseguire gli espropri dei terreni, affidando incarichi a tecnici esterni. Non comprendo come possa il governo sottrarre fondi già stanziati che provengono dall’Unione europea”.

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