Sfida dello zar sul Donbass Kiev: ‘Putin rivuole l’Urss’ Draghi: ‘Passo inaccettabile’

Alta tensione Russia-Ucraina dopo che Mosca ha riconosciuto l’indipendenza delle due repubbliche separatiste del Donbass, inviandovi sue truppe.

Kiev difende la sua integrità e accusa il Cremlino: ‘vogliono risuscitare l’Urss, ma siamo pronti a difenderci, avremo perdite ma vinceremo’.

Ma Putin dice: ‘Non vogliamo ricostruire un impero’. ‘I separatisti di Lugansk e Donetsk approvano l’accordo con Mosca, la quale riferisce di 120mila soldati ucraini sulla linea di contatto. Il premier Draghi: “Quella di Mosca inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. L’allarme dell’ONU

13.44 Il Regno Unito annuncia sanzioni contro 5 banche russe e per congelare tutti gli asset britannici di alcuni noti oligarchi considerati vicini al presidente Vladimir Putin in risposta alle azioni di Mosca in Ucraina. Lo rende noto il premier Boris Johnson al Parlamento di Westminster, insistendo che si tratta solo di una prima tranche di sanzioni economiche cui ne seguiranno altre se la situazione non cambierà.

13.39 Nel pacchetto di sanzioni proposta dall’Ue è inclusa “la capacità del governo e dello Stato russo di accedere a capitali, mercati finanziari e servizi dell’Ue per limitare il finanziamento delle politiche aggressive” di Mosca. E’ quanto si legge nella nota dei presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel. I due presidenti “accolgono con favore la salda unità degli Stati membri e la loro determinazione a reagire con fermezza e rapidità”, si legge nella nota.

13.38 Il premier britannico Boris Johnson ha bollato in un intervento dinanzi alla Camera dei Comuni come “provocatorie e false” le affermazioni fatte ieri dal presidente Vladimir Putin a sostegno del riconoscimento delle regioni separatiste del Donbass in Ucraina. Gli ha imputato inoltre di minacciare “una guerra di aggressione senza lo straccio di una giustificazione” sulla base di idee “assurde e persino misticheggianti”.

13.24 Nel pacchetto di sanzioni proposte contro la Russia sul tavolo dell’Unione europea ci sono anche le banche “che stanno finanziando le operazioni militari russe e altre operazioni nei territori” riconosciuti da Mosca. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Charles Michel e Ursula von der Leyen.

13.05 La Russia proseguirà le forniture ininterrotte di gas ai mercati globali: lo ha detto Vladimir Putin accogliendo gli ospiti del Sesto Summit sul Gas del Forum dei Paesi Esportatori di Gas. Lo riporta Interfax. “Un uso più ampio del gas naturale, uno dei tipi di carburante più rispettosi dell’ambiente, è abbastanza rilevante in questa fase. La Russia è destinata a continuare la fornitura ininterrotta di questa risorsa energetica, compreso il gas naturale liquefatto, ai mercati globali, per migliorare l’infrastruttura esistente e aumentare gli investimenti nel settore del gas”, ha detto il presidente russo.

13.01 Vladimir Putin assicura di non voler ‘ricostruire un impero’. Lo riferisce l’Interfax.

12.26 L’Ue è sul punto di adottare sanzioni “massicce e robuste” contro la Russia dopo il riconoscimento delle due repubbliche separatiste del Donbass. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

12.19 Il cancelliere tedesco Olaf Scholz chiede sforzi diplomatici “per evitare una catastrofe” in Ucraina sottolineando che la diplomazia è “cruciale”. Nei confronti della Russia, ha poi aggiunto, potrebbero esserci “altre sanzioni”.

12.15 L’ok al primo pacchetto di sanzioni degli ambasciatori Ue, a quanto si apprende, include il bando di importazioni ed esportazioni dalle entità separatiste ucraine sul modello di quanto a suo tempo fatto per Crimea, l’inserimento nella black list di nomi ed entità (politici, militari, operatori economici, esponenti dei meccanismi di disinformazione) più eventuali ulteriori personalità tra i comandanti delle forze di “peacekeeping” russe e i leader delle repubbliche separatiste. Il via libera – che per ora non è formale ma di principio – riguarda anche il non riconoscimento dei passaporti russi rilasciati a cittadini delle due entità.

12.10 La Germania ha sospeso l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz.

12.03 La Russia riconosce le repubbliche ucraine separatiste all’interno degli attuali confini. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov secondo quanto riporta l’Interfax.

11.40 La Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato tra il Cremlino e le due repubbliche separatiste ucraine.

11.12 “Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia“. Così il premier Mario Draghi in apertura del suo discorso all’insediamento di Franco Frattini al COnsiglio di Stato a proposito della crisi in Ucraina.

11.09 “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di una inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale” dell’Ucraina. Così il premier Mario Draghi in apertura del suo discorso all’insediamento di Franco Frattini al Consiglio di Stato.

10.26 Circa 90mila residenti delle autoproclamate Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk sono entrati nella regione russa di Rostov e altri stanno arrivando: lo ha reso noto l’ufficio regionale di Rostov del ministero russo per le situazioni di emergenza. Lo riporta Interfax.

9.43 La “prima raffica di sanzioni economiche britanniche contro la Russia” sarà resa nota oggi. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, avvertendo che Vladimir Putin è deciso a “un’invasione su vasta scala dell’Ucraina”. Lo riportano i media internazionali.

9.35 Il Parlamento della Repubblica popolare di Lugansk ha ratificato oggi l’accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso con la Russia: lo riporta un giornalista dell’agenzia russa Tass presente alla sessione. La ratifica è stata approvata all’unanimità da 46 legislatori sui 46 presenti alla speciale sessione plenaria. La prima lettura è stata subito seguita dalla seconda ed ultima lettura.

 9.29 “Rimaniamo fiduciosi e calmi. Siamo pronti e in grado di difendere noi stessi e la nostra sovranità”. Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov all’indomani della decisione di Mosca di riconoscere l’indipendenza del Donbass. Un atto con il quale il “Cremlino ha riconosciuto la sua aggressione nei confronti dell’Ucraina”.

9.02 “Oggi pomeriggio adotteremo le prime sanzioni” nei confronti di Mosca. Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, arrivando a Parigi al Forum per la Cooperazione Indo-Pacifica. “Un Consiglio degli Affari Esteri informale si terrà dopo questo Forum”, ha annunciato Borrell dicendosi “certo del voto unanime” dei Paesi membri. Parallelamente, alle 9.30 a Bruxelles avrà inizio la riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri che avrà sul tavolo proprio il dossier sanzioni dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk.

8.35 Due soldati ucraini sono stati uccisi da bombardamenti la notte scorsa e altri 12 sono rimasti feriti: lo ha reso noto la Joint Forces Operation del ministero della Difesa ucraino in un rapporto pubblicato questa mattina. Lo riporta il Guardian. Il documento sottolinea che l’Ucraina ha registrato 84 violazioni del cessate il fuoco nelle ultime 24 ore da parte delle forze appoggiate dalla Russia, 64 delle quali con armi vietate dagli accordi di Minsk.

7.19 Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è ancora pronto a incontrarsi con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di inviare truppe nelle due regioni separatiste ucraine: lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. “Anche nei momenti più difficili… noi diciamo: siamo pronti alle trattative“, ha detto Zakharova in dichiarazioni trasmesse su Youtube. Come è noto, un incontro tra Blinken e Lavrov è previsto per giovedì a a Ginevra.

3.11 “Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi”. Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell’Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, assicurando “il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi”. “Ci rammarichiamo anche – ha aggiunto – per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace'”.

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