Una grande collaborazione tra pubblico e privato per dare forma e vita a nuove idee imprenditoriali e startup a forte impatto sociale che accolgono la sfida di vivacizzare le “aree bersaglio” del territorio catanese. Questo lo scenario su cui si muove il progetto “INNESCO – azioni di accompagnamento e tutoraggio per autoimprenditorialità e startup”, che è stato presentato oggi, venerdì 8 aprile, a Palazzo della Cultura e che si inserisce nell’ambito del progetto PON METRO -Città Metropolitane 2014 – 2020″ – Asse 3 Servizi per l’Inclusione Sociale – Progetto CT 3.3.1.a.
Tre realtà, Fondazione Èbbene, Etna Hitech, Arché Impresa Sociale, che con il Comune di Catania, ente capofila del progetto, accompagneranno la nascita delle nuove imprese a forte vocazione sociale attraverso un percorso di formazione e accompagnamento dedicato.
«Con il progetto INNESCO – ha detto l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania Giuseppe Lombardo – abbiamo la grande opportunità di essere protagonisti di un nuovo modello di Welfare: comunitario e di Prossimità. È un’occasione nuova, quella di rilanciare il nostro territorio come uno spazio produttivo contrastando tutta la questione meridionale che ancora oggi, purtroppo, caratterizza Catania e la Sicilia. Interessanti e intesi gli interventi pubblici in questa direzione, ma ancor più produttiva è la Rete che abbiamo costruito con il privato, che ha la capacità di leggere i bisogni dei territori, di intercettarli e di generare insieme soluzioni creative e imprenditoriali».
Sinergie e collaborazione, questo il terreno comune del progetto che andrà a vivacizzare la prima, la seconda, la quinta e la sesta circoscrizione della città dove il tasso di povertà sociale ed economica rischia di esplodere. «Per costruire cambiamento – ha ribadito l’Assessore alle Politiche comunitarie Sergio Parisi, c’è bisogno di mettere in campo un lavoro corale, proprio come quello che stanno facendo i due Assessorati, alle politiche comunitarie e ai servizi sociali. Stiamo costruendo una programmazione strutturata per canalizzare al meglio le risorse del PON Metro, rendendole al servizio di quelle aree che necessitano di maggiore inclusione e rigenerazione economica e sociale».
Il carattere innovativo del progetto è quello di rendere non soltanto possibile il binomio tra impresa e sviluppo, ma anche di generare nuove forme di innovazione sociale in quelle aree abitate troppo spesso da esclusione e “distacco sociale”. In questa logica i progetti accompagnati al loro sviluppo – che sono stati selezionati attraverso una Call for Ideas – avranno l’opportunità di essere seguiti da professionisti e facilitatori d’impresa che costruiranno un percorso personalizzato fatto di ricerca e definizione del valore d’impresa, analisi del mercato e del target di riferimento, costruzione di un piano di comunicazione e marketing, creazione di un business plan. Tutto questo attraverso un monitoraggio costante per misurare l’impatto sociale che i progetti hanno sul territorio.
«Iniziative di sviluppo e coesione sociale per frenare quell’emorragia produttiva e intellettuale dovuta ai tanti, troppi giovani che lasciano la propria terra – ha aggiunto Edoardo Barbarossa, presidente della Fondazione Èbbene, ente attuatore del progetto insieme a Etna Hitech e Arché Impresa Sociale -. Innesco è questo, è formazione, è accompagnamento. È rigenerazione dei territori affinché diventino palcoscenico di nuove idee che assumono tutte le sfumature di un futuro che va costruito oggi, partendo dal binomio tra impresa e inclusione, riqualificazione e creatività imprenditoriale».
E se il cuore del progetto è proprio la costruzione di un modello di comunità e prossimità, tutto passa dalla grande sfida di stimolare il coinvolgimento delle persone, aziende, investitori, donatori per ampliare la sostenibilità delle imprese. La nascita dei progetti sarà infatti accompagnata una piattaforma web di civic crowdfunding. Un layout snello, informazioni chiare e immediate, quelle che saranno alla base del nuovo portale, ma soprattutto l’azione di coinvolgere e attivare la comunità perché per costruire cambiamento e “innescare” nuove energie – forti e ad impatto – c’è bisogno del coinvolgimento e della partecipazione di tutti.
Questa la sfida di Innesco, la costruzione di un lavoro corale e in Rete la strada per creare nuovi spazi produttivi e di comunità, che rafforzano nuove economie sociali.