La rissa del giorno di Pasqua in piazza Pancali ha fatto scattare le contromisure da parte delle istituzioni pubbliche per prevenire qualsiasi fenomeno che possa ledere alla sicurezza e travalicare la legalità. Il sindaco Francesco Italia ha convocato una riunione alla quale hanno preso parte gli assessori alla Legalità, Fabio Granata, alla Polizia Municipale, Dario Tota, e il comandante dei vigili urbani, Enzo Miccoli. Nel corso del vertice sono state messe sul tavolo le strategie e le misure per contenere la violenza nei luoghi pubblici e per arginare il fenomeno dell’abusivismo.
“Siamo in contatto – ha commentato l’assessore Granata – con la Prefettura e con carabinieri, finanza e polizia. A giorni avremo modo di regolamentare, in modo definitivo e rigoroso, alcuni servizi e gli accessi in Ortigia. Ciò avverrà dopo un confronto con le categorie interessate. Siamo consapevoli degli interessi che attraggono i servizi al turismo e impediremo qualsiasi tentativo di condizionamento da parte della criminalità con il massimo del rigore e della trasparenza”.
L’episodio ha destato la reazione delle organizzazioni dei commercianti. “Quello che è successo a Pasqua fa rabbrividire – dice il presidente di Confesercenti, Giuseppe Vasquez – è un fenomeno diffuso, purtroppo, anche nelle grandi città e la situazione imbarazzante. Una città che ambisce a essere centro turistico internazionale, come lo è, i turisti e le famiglie che passeggiano per il centro storico non possono ritrovarsi con situazioni indecorose di questo genere. Bisogna rafforzare la presenza delle forze dell’ordine che deve essere visibile anche se comporta sacrifici nell’organizzazione della polizia urbana. Dopo due anni di grandi rinunce e di situazioni critiche, non ci possiamo permettere di tollerare questi episodi. Il controllo deve cominciare da quando si entra in città con la presenza costante non soltanto delle forze dell’ordine ma anche di tutti anche dei cittadini”.
Per il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, “dobbiamo ripensare ad alcuni spazi della città. Siamo favorevoli a una moratoria di 2-3 anni nell’apertura di nuovi esercizi commerciali nella ristorazione, e per la somministrazione di alimenti e bevande. In Ortigia dovrebbero tornare esercizi commerciali storici. Credo che, tutti insieme, dovremmo pensare di ricucire Ortigia al contesto della città e immaginarne una nuova vita. Va bene che lo sviluppo e gli investimenti siano in zone in cui c’è maggiore profitto, ma oggi siamo ad un punto di non ritorno. Da tanto tempo chiediamo che si mettano in rete le telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali e quelle del Comune con le centrali operative delle forze dell’ordine. Aprirei, poi, una riflessione sul fenomeno dei numerosi episodi di violenza da parte dei giovani”.