A distanza di otto giorni, si torna a sparare per le strade della città Un uomo è stato attinto agli arti inferiori da due colpi di arma da fuoco al culmine di un agguato. Il nuovo episodio di sangue è avvenuto nella tarda serata di martedì intorno alle 23 in via Algeri quasi a ridosso del plesso dell’istituto comprensivo Chindemi. Secondo una prima ricostruzione, eseguita dai carabinieri della compagnia del capoluogo, il ferito è stato raggiunto da un individuo che ha mirato alle gambe colpendolo sia al piede destro sia a quello sinistro. Il sicario è poi fuggito, facendo perdere le proprie tracce.
Il gambizzato, invece, è rimasto sul selciato ed è stato soccorso dai familiari e da altri passanti che l’hanno trasportato all’ospedale Umberto primo dove i sanitari l’hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico per estrarre uno dei due proiettili ritenuto nel piede e per eseguire la medicazione all’altro piede.
Pochi minuti la sparatoria, sul luogo dell’agguato sono accorse le pattuglie dei carabinieri del reparto operativo della Compagnia che hanno avviato le indagini per venire a capo di quello che rappresenta il secondo grave episodio di sangue avvenuto in città, dopo il conflitto a fuoco del 30 maggio in via Carradore in cui sono rimasti feriti due cugini. I carabinieri hanno eseguito una serie di indagini e di rilievi scientifici, interrogando una serie di persone nel tentativo di ricostruire la dinamica del ferimento e per individuare il responsabile della gambizzazione.
Gli stessi investigatori, con il coordinamento della Procura aretusea, hanno stretto il cerchio e a breve dovrebbero esserci sviluppi sul ferimento dell’uomo che si trovava in regime di arresti domiciliari. Chiunque abbia sparato lo ha fatto per dare una lezione alla vittima dell’agguato, tanto più che ha mirato alle gambe senza, forse, alcuna intenzione di uccidere.
Francesco Nania