Due domande per il sindaco di Siracusa, alla luce dei dati contenuti nel piano economico Tari 2022-2025. La prima: perchè, nel triennio, non si prevede una sensibile diminuzione del conferimento in discarica? Forse il Comune di Siracusa non crede nelle sue stesse possibilità di condurre in porto una differenziata di qualità, viene da pensare.
La seconda domanda: perchè nel triennio non è previsto alcun investimento per migliorare il servizio? Forse il sindaco di Siracusa è convinto che vada bene così. Rimarrà sorpreso: no, non va bene così per il siracusano medio. Eppure la società che gestisce il servizio di raccolta è chiara e ferma nel ribadire che non esiste alcun investimento programmato.
In questo quadro, torniamo a ricordare all’amministrazione comunale che si continua a pagare la spazzatura con aliquota massima, mentre sono state man mano ridotte le agevolazioni al cittadino. D’accordo che l’aumento dipende dal costo del conferimento in discarica sempre più salato, ma è la ragione per cui serve investire oggi per migliorare la percentuale di differenziata e limitare la quantità di secco residuo. Altrimenti si dica chiaro e tondo che non si sarà mai capaci di abbassare la Tari. O forse anche su questo tema il sindaco dirà che la soluzione è il termovalorizzatore, tra sette anni se va bene. E nel frattempo?
Abbiamo già segnalato come formazione e comunicazione al cittadino siano iniziative fondamentali e mai perseguite da questa amministrazione, arrivata fuori tempo massimo anche con le multe. Servono incentivi e premialità, carota e non solo bastone per il cittadino. Serve un contrasto nei fatti all’evasione ed all’elusione, per equità sociale: basta far pagare sempre i soliti noti, stanare gli abusivi non è impossibile ma si deve volerlo.
Magari, mentre ci insulta o dileggia, il sindaco di Siracusa sarebbe così cortese da fornire una risposta ogni tanto sui temi su cui viene interrogato da una forza politica che ha sempre rispettato i ruoli istituzionali in questi anni?
Meno prese in giro e qualche fatto in più non guasterebbero. A proposito, sfidiamo il primo cittadino che contesta al Movimento 5 Stelle l’approvazione del reddito di cittadinanza, passando l’idea che tutti i percettori siano parassiti e non persone che grazie a quello strumento hanno potuto superare pandemia e una crisi che non offre speranze, ci dica cosa lui ha fatto di concreto in questi anni per migliorare la vita dei siracusani. Un aiutino: la sfilata di Dolce&Gabbana non vale, la spazzatura pagata quasi come fosse oro invece si…