«Spiace che dal Mise arrivi invece la stroncatura – conclude la Parlamentare. Mi sarei aspettata un’articolata valutazione piuttosto che un sommario e lapidario diniego. D’altronde, in gioco non ci sono aleatori numeri, congetture o proiezioni matematiche. A rischiare il posto di lavoro sono migliaia di padri e madri di famiglia. Non possono essere cancellati con un colpo di spugna per valutazioni poco lungimiranti e per nulla strategiche. Se il polo industriale siracusano annaspa, a pagarne le conseguenze in termini economici sarà tutta la Sicilia. Da Roma ne hanno tenuto conto? Sono pienamente d’accordo con le parole dell’Assessore Turano, il cui rammarico è identico al mio».