Ennesima aggressione alla casa di reclusione di Augusta ai danni di un agente di polizia penitenziaria. È avvenuta giovedì ed è stata denunciata dal dirigente nazionale del sindacato Sippe, Sebastiano Bongiovanni, che ha scritto una lettera al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria per la regione siciliana. Ad aggredire l’agente è stato un detenuto che era andato in escandescenze. “La misura è colma – scrive Bongiovanni – ed è frutto di un carico di lavoro eccessivo per gli agenti, costretti anche a subire aggressioni ad opera dei detenuti. Il personale sembra effettui anche sedici ore consecutive di servizio senza il rispetto dei livelli minimi di sicurezza”.
Alla questione aggressioni, i cui episodi sono ormai troppi, si aggiunge la diffusione del covid che preoccupa tutto il personale di servizio, oltre che i detenuti stessi. “Alla casa di reclusione di Augusta – continua il sindacalista – ormai da tempo il personale non si sente tranquillo, tutelato e abbiamo l’impressione che abbia anche paura di andare a lavorare, poiché si trova in una situazione in cui o subisce un’aggressione oppure un rapporto disciplinare. Adesso basta, è il momento di intervenire, prima che accada l’irreparabile”.