In un’epoca che nega la verità incontrovertibile, in politica l’opposizione è potere. Una funzioni della democrazia piena di dignità. Si può fare in modo diverso da come si suol dire, votando pregiudizialmente contro tutto e tutti, ma si può essere forza di opposizione seria e responsabile che vota a favore dei provvedimenti condivisi, senza rinunciare al proprio ruolo politico di critica e suggerimento, se non addirittura in funzione di una collaborazione partecipativa nell’interesse della comunità rappresentata.
Enzo Vinciullo interviene ancora una volta per chiare aspetti che rispecchiano l’attività politica amministrativa nel trovare strategie politiche unitarie per cercare di salvare almeno una parte dei finanziamenti persi e scrive: “Il Comune di Siracusa, dopo molte difficoltà, era stato inserito al 53° posto con un finanziamento di 13.177.792,00 euro cui si aggiungono 4.468.988,00 euro”.
“In campagna elettorale avevo più volte dichiarato che il finanziamento non esisteva perché i progetti non erano esecutivi. Più volte, sono stato attaccato, con inaudita arroganza, in quanto con sufficienza , tracotanza ed ignoranza, si affermava esattamente il contrario. Ora il provvedimento del Governo scippa la città di Siracusa, non difesa opportunamente, in quanto i progetti sono privi dei requisiti generali previsti, cioè quello di essere esecutivi. Possiamo essere indifferenti e silenti – prosegue Vinciullo – quando avevamo già denunciato questa sciagura che si sarebbe abbattuta sulla nostra città in mano ad arroganti saputelli?”
“Stesso rischio corrono i rimanenti previsti 25 milioni che arrivarono a Siracusa grazie al mio emendamento n.684 del 10/08/2017 e certamente non per la capacità, a dire il vero, inesistente dell’attuale Giunta che è figlia, per gemmazione, della precedente. Ma al punto in cui siamo, non possiamo non intraprendere un percorso unitario per cercare di salvare sia il primo quanto il secondo intervento finanziario e mi auguro che il Consiglio Comunale di Siracusa possa trovare, per amore della nostra città, un percorso comune a difesa di quanto è dovuto ai nostri concittadini”.
“Spero che – conclude Vinciullo – venga messa da parte la saccenza e l’arroganza di questi ultimi mesi e dopo una lavata di capo, ricorrendo a quintali di cenere, si possano ammettere gli errori e ripartire, perché questo la città si aspetta”.