Sabato 8 ottobre si celebra la diciottesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da A.M.A.C.I. (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A Noto nei bassi di Palazzo Nicolaci alle ore 18 verrà inaugurata per l’occasione la mostra, una doppia personale, dal titolo Ionica, L’Energia del Segno di Rosa Lucia Motta e Francesco Pietrella, a cura di Sveva Manfredi Zavaglia, con l’organizzazione e il coordinamento di Vincenzo Medica, nell’ambito della Rassegna “Percorsi di NOTOrietà 2022”, curata da Studio Barnum contemporary e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto. “Quando si parla di sinergie artistiche non si può che notare il dialogo delicato e pieno di energia nel segno attento degli artisti: Rosa Lucia Motta e Francesco Pietrella – spiega la curatrice Sveva Manfredi Zavaglia-. Ammiriamo nella mostra doppia personale, ai bassi di Palazzo Nicolaci a Noto, disegni e dipinti che creano emozioni vibranti per entrambi gli artisti, la natura rigogliosa in dissolvenza o l’umanità nella mostra dal titolo: “Ionica: l’energia del segno”. Immagini della vita e natura siciliana contemporanea con un’anima collettiva piena da una parte di sguardi rumori, gesti, e umanità; dall’altra il sinuoso fruscio delicato della natura etnea con esplosione di verde, giallo e blu; distintive entrambi di questa terra piena di calore. Opere create da una grande carica espressiva e un’energia unica del segno.
Si descrivono prima l’umanità con uomini e donne di passaggio poi la natura incontaminata dell’Etna, un racconto di vita in tutte le sue forme piccole, grandi, con varie tecniche dal profumo del passato ma con una storia moderna. Potremmo essere tutti noi li descritti da Francesco Pietrella, e tutti noi immersi nella natura mediterranea di Rosa Lucia Motta. Un immaginario infinito pieno di particolari che ci fa viaggiare nel tempo oltre quel momento, e per un attimo viverlo. Immagini ed emozioni attraverso un segno classico rivisto, deciso e riconducibile ai grandi maestri del passato. Francesco Pietrella (nativo di Roma e da poco trasferitosi in Sicilia, n.d.r.) crea opere descrittive quasi fotografiche ma in suo tratto veloce e rapido, disegnate con forme e corpi studiati nei minimi dettagli nel loro quotidiano, che si fanno portatori e promotori di una nuova sensibilità. Un’umanità sfuggente, dell’attimo, rapida come il tempo e la società in cui viviamo. La bellezza dei gesti, dei sorrisi e della semplicità che ritroviamo nei Siciliani e nella loro terra. Personaggi e persone con la loro individualità. Apparentemente libero da condizionamenti, la pittura di Francesco desidera darci quel tentativo liberatorio per andar oltre lo sguardo, tuffandoci nel futuro e raccontandoci una storia di vita e personalità. Una ricerca sul segno di Rosa Lucia Motta che si perde nei confini tra pensiero e percezione, tra realtà e immaginazione alla ricerca del bello molteplice. Rosa Lucia Motta (catanese di nascita e fiorentina d’adozione, n.d.r.) dipinge a piccoli gesti su supporti tradizionali tele e crea luce col colore acrilico dove lascia emergere tratti della natura più nascosta. Troviamo un desiderio di evasione dal mondo e dalla confusione per ritrovare, nel silenzio, noi stessi. Ascoltiamo la sua natura che ci ferma nel tempo. Crea campi di energia intensi di luce, una natura mediterranea etnea che esplode in un perfetto luogo dove ritrovarsi dentro le sue cromatiche percezioni emozionali: un’esperienza meditativa senza domande, né risposte, ma col totale abbandono al colore. Troviamo in queste opere dai segni intensi, un approccio emozionale. In entrambi gli artisti un tuffo verso una bellezza, da ritrovare tra la melanconia verso l’armonia, a volte lontana e molto enigmatica, ma sempre molto moderna e con una forte identità”.
La mostra sarà visitabile sino a domenica 23 ottobre.