L’ospedale di Lentini avrà il Servizio di Anatomia Patologica che sarà ospitato all’interno del Blocco operatorio facilitando nell’immediatezza degli interventi chirurgici l’esecuzione della diagnosi estemporanea dei prelievi istologici. È un obiettivo previsto nel Programma biennale degli acquisti per gli anni 2022/2023.
A completamento della procedura negoziata, la direzione dell’Asp ha deliberato l’affidamento della fornitura in opera, entro 90 giorni dal verbale di avvio, delle attrezzature elettromedicali e degli arredi, compresi eventuali interventi di adeguamento degli impianti esistenti e di eventuali opere edilizie per l’istituzione del servizio che giova alle attività di tutte le branche chirurgiche e per quelle della Breast Unit, la Rete Multidisciplinare per il trattamento del tumore alla mammella. Il processo di internalizzazione delle prestazioni di anatomia-patologica sta procedendo secondo un cronoprogramma iniziato un anno fa, che si completerà entro il 2022.
A spiegarne l’importanza e l’utilità è il direttore dell’UOC Anatomia Patologica dell’ospedale Umberto I di Siracusa Rosario Tumino: “La sala per le diagnosi estemporanee – spiega – è una stanza in cui vengono allocate apparecchiature per prestazioni diagnostiche istopatologiche espletate in corso di interventi chirurgici. Si tratta principalmente dei microtomi congelatori (o criostati) che consentono di congelare a -20°/-30° un campione bioptico prelevato dal chirurgo e sezionarlo in fettine ultrasottili per la valutazione al microscopio da parte del medico patologo. Sulla base di questa valutazione il chirurgo adatterà l’atto chirurgico più idoneo per il paziente. Nel caso della Breast unit la diagnosi intraoperatoria è un momento cruciale per almeno due tipi di interventi chirurgici: il linfonodo sentinella e la chirurgia ricostruttiva della mammella. La valutazione negativa del linfonodo sentinella consente di evitare alla paziente lo svuotamento del cavo ascellare, mentre nel caso degli interventi ricostruttivi l’esame al criostato attesta che il tessuto su cui viene basata la ricostruzione e indenne da patologia tumorale residua.
Nell’ospedale di Lentini è possibile il passaggio pressoché immediato del prelievo bioptico dal tavolo operatorio al patologo e, soprattutto, il dialogo diretto tra patologo e chirurgo con grande beneficio per il paziente; il patologo ha anche il vantaggio di vedere sul tavolo operatorio la parte malata che viene operata; il chirurgo può, a sua volta, orientare il patologo nell’esame del campione chirurgico asportato al paziente. La sala che adesso si andrà ad attrezzare consentirà di accelerare la refertazione delle diagnosi al criostato (intorno ai 15 minuti) migliorandone anche la qualità.