Il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, ha applicato la legge Severino nei confronti del sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato. Il primo cittadino è stato raggiunto sabato scorso dalla misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di Sortino perché accusa di faldo ideologico e di abuso d’ufficio. Il prefetto ha sospeso, quindi, il sindaco dalla carica, che sarà assunta dal vice sindaco, Giuseppe Messina.
Per gli inquirenti il primo cittadino avrebbe falsificato l’esito della procedura selettiva per la nomina del revisore contabile del Comune. L’analisi del video della seduta consiliare del 7 ottobre 2020 ha permesso agli investigatori di scoprire che il sindaco, chiamato ad estrarre il bigliettino dall’urna, avesse già un foglietto bianco tra le mani; una volta inserito il braccio nel bussolotto, ne avrebbe estratto uno identico per colore, forma e dimensioni a quello tenuto in mano.
Gli accertamenti hanno riscontrato che il bigliettino estratto fosse stato stampato su una tipologia di carta differente rispetto a tutti gli altri e la cifra impressa presentasse un carattere diverso. Il numero sorteggiato, inoltre, corrispondeva a una partecipante la quale, tra gli oltre duecento candidati alla selezione, era l’unica già assegnataria d’incarichi affidati dal primo cittadino negli anni precedenti, anche a titolo fiduciario.
A segnalare l’anomalia, è stato il movimento “Sortino al Centro”, il cui responsabile, Nello Bongiovanni, commenta: “Quando abbiamo visto, notato quello che era accaduto nell’aula consiliare, il luogo più istituzionale e più importante di ogni Comune, abbiamo sentito il dovere civico di segnalare un fatto a nostro avviso gravissimo. Ci auguriamo che il Sindaco Parlato si dimetta per ridare dignità a un paese che non merita tutto ciò”.