Ripatransone (AP), 12 dicembre 2022 – Si terrà venerdi 23 dicembre a partire dalle ore 16,30 la presentazione delle opere inedite di Mario Vespasiani. Un nuovo progetto pittorico intitolato Kingdom of Heaven, il primo dopo la nascita della sua bimba Venise Maria che vuole essere un inno alla gioia di vivere e a tutto ciò che eleva lo spirito verso i valori umani fondamentali. L’artista grazie ad un’espressività inconfondibile, indaga ora i temi del sacro e dello splendore, rendendo le figure leggere quanto luminose, come appartenere ad un universo in cui affiorano riverberi di bellezza e assenza di gravità. Venise come Venezia in francese e non a caso questa mostra fa riferimento alla grande pittura veneziana del ‘700, quando l’arte italiana raggiunse gli ultimi momenti di pura vertigine e vitalità.
Le opere di medio e grande formato – come nella ricerca dell’autore – si prestano a più chiavi di lettura, portando lo spettatore dentro quelle ardite prospettive, a decifrare i simboli e a coglierne i rimandi. Mario Vespasiani vuole prendere per mano la società attuale e compie la scelta di percorrere quella strada appartenuta ai maestri che hanno fatto dell’arte un mezzo di consapevolezza, uno strumento d’elevazione delle coscienze.
In questi giorni è andato in onda in prima TV un documentario diretto da Evelin Bargiacchi, dal titolo Mario Vespasiani – Il Mistero e la Luce, nel quale la giovane regista si è focalizzata a descrivere con acume, alcuni aspetti della più recente ricerca di Vespasiani, dato che per intero si estenderebbe nell’arco di un ventennio. Un documentario in cui hanno preso la parola anche alcune personalità che progressivamente hanno seguito l’artista e ne hanno individuato chiaramente, l’aspetto colto e originale della sua opera.
L’autorevolezza di Mario Vespasiani sta anche nel sapersi muovere in controtendenza, difatti è stato il primo a rivalutare il valore del gesto pittorico vibrante, della tradizione, della musa ispiratrice quale parte femminile fondamentale della creazione. E a tutti gli effetti, assieme alla musa Mara, forma una delle celebri coppie dell’artsystem, capaci di delineare i contorni di un immaginario senza tempo dai tratti cinematografici, documentato da immagini, libri e racconti.
In questo 2022 Mario Vespasiani è finito sulla copertina di Exit Urban Magazine insieme a Jeff Koons e in questi giorni su quella di The Way Magazine, dove sono state messe in risalto non solo le qualità artistiche ma anche le sue doti umane. La rivista milanese di calligrafia Stilus gli ha dedicato un corposo servizio di approfondimento e interpretazione della sua scrittura, sulla scia dei grandi maestri trattati in precedenza da Frida Khalo fino a Van Gogh. Tra le numerose opere di solidarietà in cui è coinvolto, una sua opera, firmata da Andrea Bocelli ha sostenuto le attività benefiche della ABFoundation.
Sempre quest’anno è uscita la sua 42ª pubblicazione dal titolo A Gentleman in the Word of Art – un volume che sfiora le 500 pagine – dove l’artista accompagna passo dopo passo il lettore in un viaggio straordinario, dalla nascita della pittura fino ad oggi, mettendo in risalto quel riferimento spirituale che avvolge l’intera creazione. Una simile indagine, atta a capire il presente attraverso l’arte, ha sorpreso per ricchezza di spunti ma anche per la lucida intuizione, per aver saputo individuare nella sua salda spiritualità, una chiave di lettura che allarga gli orizzonti, proseguendo in solitaria la lezione trasmessa da Kandinskij, un secolo fa.
L’autorevolezza di Mario Vespasiani sta anche nel sapersi muovere in controtendenza, difatti è stato il primo a rivalutare il valore del gesto pittorico vibrante, della tradizione, della musa ispiratrice quale parte femminile fondamentale della creazione. E a tutti gli effetti, assieme alla musa Mara, forma una delle celebri coppie dell’artsystem, capaci di delineare i contorni di un immaginario senza tempo dai tratti cinematografici, documentato da immagini, libri e racconti.
In questo 2022 Mario Vespasiani è finito sulla copertina di Exit Urban Magazine insieme a Jeff Koons e in questi giorni su quella di The Way Magazine, dove sono state messe in risalto non solo le qualità artistiche ma anche le sue doti umane. La rivista milanese di calligrafia Stilus gli ha dedicato un corposo servizio di approfondimento e interpretazione della sua scrittura, sulla scia dei grandi maestri trattati in precedenza da Frida Khalo fino a Van Gogh. Tra le numerose opere di solidarietà in cui è coinvolto, una sua opera, firmata da Andrea Bocelli ha sostenuto le attività benefiche della ABFoundation.
Sempre quest’anno è uscita la sua 42ª pubblicazione dal titolo A Gentleman in the Word of Art – un volume che sfiora le 500 pagine – dove l’artista accompagna passo dopo passo il lettore in un viaggio straordinario, dalla nascita della pittura fino ad oggi, mettendo in risalto quel riferimento spirituale che avvolge l’intera creazione. Una simile indagine, atta a capire il presente attraverso l’arte, ha sorpreso per ricchezza di spunti ma anche per la lucida intuizione, per aver saputo individuare nella sua salda spiritualità, una chiave di lettura che allarga gli orizzonti, proseguendo in solitaria la lezione trasmessa da Kandinskij, un secolo fa.
Mario Vespasiani con questa mostra conferma una vitalità spinta ai massimi livelli e una profondità rare nel panorama odierno, in grado di restituire all’arte il ruolo di punto d’osservazione privilegiato del proprio tempo.