Cessate esigenze cautelari. Questa la richiesta dei legali del sindaco Pippo Gianni, nell’istanza presentata oggi al Gip del Tribunale di Siracusa, con la quale si chiede la revoca degli arresti domiciliari. Questo è quanto ha confermato l’avvocato Ezechia Paolo Reale. La richiesta è legata alle dimissioni da primo cittadino di Priolo Gargallo, presentate ieri da Gianni. Venendo meno la carica di sindaco, secondo i difensori, non ci sarebbe più la possibilità di inquinare le prove. Lo stesso avvocato Reale aveva già presentato ricorso in Cassazione dopo che il Tribunale della libertà di Catania aveva rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare.
Dovrebbe, intanto, arrivare tra una decina di giorni il Commissario straordinario che reggerà le sorti del Comune di Priolo Gargallo, dopo le dimissioni da sindaco di Pippo Gianni, coinvolto nella vicenda giudiziaria per la quale dal 4 ottobre si trova agli arresti domiciliari. Le dimissioni dovrebbero accelerare i tempi per la revoca della misura cautelare sofferta dall’indagato che deve rispondere delle accuse di istigazione alla corruzione, tentata concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici.
Il pubblico ministero Tommaso Pagano, com’è noto, ritiene di avere acquisito riscontri probatori tali da sostenere l’accusa in tribunale, ottenendo il giudizio immediato nei confronti dell’ex parlamentare alla Camera, che sarà sottoposto a processo già all’udienza del 10 marzo. La vicenda è legata alle presunte pressioni che il primo cittadino priolese avrebbe fatto nei confronti dei dirigenti di due aziende del petrolchimico. Nel fascicolo del dibattimento è finita una serie d’intercettazioni in cui Gianni avrebbe fatto delle richieste a favore di imprese del luogo.