Palermo, 31 gennaio 2023 – Nuova pista investigativa seguita dagli inquirenti che stanno ricostruendo le fasi della latitanza di Matteo Messina Denaro. Le carte d’ identità intestate ad alcuni cittadini incensurati di Campobello di Mazara, trovate nel covo del boss potrebbero provenire da due furti messi a segno al comune di Trapani nel 2015 e nel 2018. I furti, ritenuti finora di criminalità comune, potrebbero assumere una connotazione totalmente diversa. Le carte rubate erano in bianco. Per gli investigatori sarebbero state poi compilate con le generalità dei 5 cittadini di campobello. Al documento sarebbero stati aggiunti la foto di Messina Denaro – nel covo c’erano diverse foto tessera – e il timbro del Comune di Campobello. Un procedimento complesso sul quale i pm cercano di far luce che difficilmente il boss avrebbe potuto realizzare senza complicità.