Siracusa: nuove regole per gli impianti sportivi comunali


Siracusa, 8 febbraio 2023 – Fare sport a Siracusa non è mai stato facile. Ad oggi poi è quasi impossibile nelle strutture pubbliche visto il pessimo stato di manutenzione in cui versano gli impianti sportivi comunali. Dal crollo di un elemento della pensilina dello stadio (poi riparato anche se rimane inagibile l’intera gradinata per carenze strutturali), al pessimo stato manutentivo del campo scuola fino al caso più eclatante del Palazzetto dello sport e della piscina comunale Paolo Caldarella. Paradossale il caso dell’impianto
natatorio della Cittadella, con la conseguenza della totale paralisi delle attività. La cittadinanza è
stata privata cosa mai accaduta prima della possibilità di praticare sport in quel luogo o costretta
a spostarsi in altre sedi, spesso addirittura al di fuori dei confini comunali, con evidente aumento di
costi e disagi per atleti e famiglie.
Dopo mesi di dibattiti e proteste solo nelle ultime settimane l’amministrazione è corsa ai ripari,
appaltando a fine dicembre i lavori per la sostituzione delle pompe e delle caldaie usufruendo di
risorse regionali già nella disponibilità dell’ente almeno dallo scorso agosto.
Se il ritorno alla gestione pubblica della Cittadella poteva sembrare un passo in avanti per un
impianto nato con tale vocazione, da marzo 2022 si aspetta la “task force” che avrebbe dovuto
decidere sulla sua governance. Alla luce del disastro sfiorato in questi ultimi dieci mesi, occorre al
più presto aprire una discussione pubblica sul futuro della gestione della Cittadella e della piscina
“Paolo Caldarella”, nell’ottica di garantire la continuità delle attività sportive, agonistiche e
amatoriali e l’esercizio della funzione pubblica degli impianti.
Riteniamo che sia arrivato il momento di convocare le associazioni sportive siracusane, grandi e
piccole per definire insieme il miglior modello di gestione che consenta a tutti di godere delle giuste
opportunità.
È oltremodo importante rivedere sia il regolamento comunale sulla gestione e l’uso degli impianti
sportivi (troppo generico) al fine di delineare una gestione moderna e improntata all’utilità sociale
prevendendo un più stringente controllo da parte dell’Amministrazione Comunale sull’uso degli
impianti e strumenti di partecipazione dei cittadini, sia il regolamento per l’assegnazione dei
contributi economici sportivi straordinari da parte del Comune, assicurando la relativa assegnazione
anche in favore di società sportive che praticano discipline non olimpiche, riconosciute da “sport e
salute” (ex Coni sevizi) e che hanno “finalità di innovazione sociale”, garantendo la pratica sportiva
non solo alle persone affette da disabilità, ma anche a quelle che versano in condizioni di marginalità
al fine di favorire anche il recupero sociale di chi è entrato nel circuito penale e delle
tossicodipendenze.Su questi temi dovrà concentrarsi il nuovo Consiglio Comunale, proponendo un luogo permanentedi confronto (Commissione consiliare, Consulta sport e tempo libero e altre forme di partecipazione) tra amministrazione, associazioni sportive e portatori di interesse che consenta di sviluppare le opportune progettualità per riqualificare in primo luogo le strutture esistenti attingendo ai fondi
previsti da “sport e salute (ex Coni sevizi) e altre forme di finanziamento.
L’accesso alla pratica sportiva è elemento su cui si misura l’inclusività di una società.

Unione Popolare, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Articolo 1, Lealtà & Condivisione, Cento
Passi, Partito Comunista Italiano, Verdi

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