L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha dato inizio sabato scorso ad una serie di ponti aerei nell’Afghanistan occidentale per consegnare migliaia di tende a persone in fuga dal conflitto armato e da una grave siccità.
Sono oltre 250.000 i cittadini afghani che da aprile sono stati costretti ad abbandonare le proprie case in questa zona del Paese.
Attualmente, circa 220.000 famiglie stanno vivendo in ripari di fortuna nelle province occidentali di Herat, Badghis e Ghor. Inoltre, con l’avvicinarsi dell’inverno le loro condizioni sono sempre più disperate. E’ già stato osservato un incremento del tasso di mortalità infantile.
Il ponte aereo dell’UNHCR consisterà in 12 voli, per un totale di 15.100 tende per famiglie, al fine di alleviare le sofferenze di quasi la metà della popolazione sfollata. Le tende vengono caricate a Lahore, in Pakistan, per essere spedite il più vicino possibile alle popolazioni colpite attraverso l’aeroporto di Herat. Lì, il personale di terra le trasferisce ai partner dell’UNHCR per la consegna.
Le tende fanno parte di una più massiccia consegna di aiuti umanitari organizzata dal Governo afghano e dai suoi partner a Herat e Badghis. Inoltre, dato che molti sfollati si sono stabiliti su terreni privati con il rischio di essere sgomberati, l’UNHCR sta sostenendo gli sforzi del Governo per fornire terreni adeguati agli sfollati.