Per il nuovo ospedale di Siracusa c’è anche la certezza del finanziamento pubblico. E’ stato stipulato, infatti, l’accordo di programma integrativo fra Stato e Regione che destina i fondi peraltro già prteventivati. Si tratta di uno stralcio che prevede l’intervento economico pubblico per la realizzazione del nuovo nosocomio. Nell’accordo, che si compone di nove pagine con gli allegati, è stato confermato l’importo complessivo pari a 200milioni di euro di cui 190milioni a carico dello Stato e 10 milioni che dovrà erogare la Regione siciliana. A sottoscrivere l’accordo sono stati il direttore della Direzione generale della Programmazione sanitaria, Stefano Lorusso; l’ispettore capo dell’Ispettorato generale per la spesa sociale del Dipartimento Ragioneria generale dello Stato, Anghela Stefania Lorella Adduce; il dirigente generale del Dipartimento regionale Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, e il commissario straordinario per la progettazione e realizzazione del nuovo complesso ospedaliero della città, Giusi Scaduto.
Nell’accordo è stata fissata la creazione di un comitato istituzionale di gestione e attuazione, presieduto dal ministro della Salute, composto da sei membri con pari rappresentanza per il governo e per la Regione siciliana con l’obiettivo di adottare iniziative e provvedimenti finalizzati “la celere e completa realizzazione dei progetti nonché l’eventuale riprogrammazione e riallocazione delle risorse. E’ prevista l’istituzione della figura del responsabile dell’intervento che segnala eventuali ritardi o gli ostacoli tecnico-amministrativi che impediscono la regolare attuazione dell’intervento; compilare con cadenza annuale, la scheda di monitoraggio dell’intervento.
Di fatto, il finanziamento destinato all’opera pubblica siracusana è stato scorporato da quello previsto per costruire l’ospedale Ismett di Carini per le cure avanzate e la ricerca biomedica traslazionale (costo complessivo previsto di 170milioni di euro). Per questo secondo intervento, la Regione ha deciso di procedere, con un separato provvedimento, a una nuova proposta di accordo di programma.
La storia del finanziamento del nuovo ospedale della città risale al maggio del 2011 quando la Regione siciliana ha presentato una proposta di accordo di programma per la realizzazione di settantanove interventi attraverso la legge 20 del 1988, relativa al programma pluriennale di interventi in materia di ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico e l’implementazione delle dotazioni tecnologiche. Beneficiari degli interventi programmati sono le aziende sanitarie provinciali.
Per la costruzione del nuovo ospedale aretuseo, individuato nella rete ospedaliera come Dea di secondo livello, è stato bandito un concorso di idee, rispettando le scadenze concordate in occasione di una conferenza dei servizi che si è svolta il 18 novembre 2019. Da quella data sono a noi note le tappe raggiunte fino ad oggi con l’individuazione dell’area a Tremilia in cui dovrà essere realizzata l’opera pubblica, la progettazione, la revoca dell’affidamento al raggruppamento temporaneo di professionisti, fino al nuovo incarico per la definizione del progetto definitivo. Nel maggio 2021 è stato reso
“Quello sottoscritto tra il Ministero della Salute e la Regione siciliana di concerto con il ministero delle Finanze – afferma l’ex deputato regionale, Enzo Vinciullo – è una promessa mantenuta da parte del ministro Giancarlo Giorgetti, cui, nella passata legislatura, avevamo sottoposto la questione relativa all’esigenza di dare una connotazione ufficiale alla copertura del finanziamento pubblico sul nuovo ospedale siracusano. L’accordo è stato firmato il 28 dicembre e consente di avere la certezza dllo stanziamento che consente di procedere speditamente con la progettazione e quindi con l’appalto dell’opera. Un accordo quadro che teneva presente anche gli altri due ospedali rischiava di mettere in discussione l’inizio dei lavori qualora gli altri due progetti fossero completati prima del nostro. Una richiesta che avevo formulato al ministro di fare un accordo quadro che prevedesse solo la presenza dell’ospedale di Siracusa e così è stato fatto. La prima firma, non a caso, porta la data del 13 dicembre”.