Potrebbe tornare libera già lunedì l’imprenditrice siracusana Rita Frontino. Questo è frutto di quanto disposto dalla quinta sezione penale della Corte di cassazione che ha annullato alcuni capi d’imputazione con rinvio al tribunale dei residuali capi d’accusa di cui è formata la misura cautelare emessa dal gip del tribunale aretuseo nei confronti dell’imprenditrice siracusana Concetta Rita Frontino, l’imprenditrice siracusana dal 25 luglio detenuta nel carcere di piazza Lanza a Catania. La vicenda riguarda la complessa indagine portata a termine dai militari della guardia di finanza di Palermo e di Siracusa, attorno al gruppo Frontino, ritenuto al centro di una serie di manovre e di irregolarità nella realizzazione del centro commerciale.
La corte suprema ha ritenuto accoglibile il ricorso avanzato dai legali difensori della Frontino, Avv. Mario Fiaccavento. La cassazione ha annullato 3 capi d’imputazione, la più importante delle quali attiene il reato di bancarotta per trasferimento di somme, e 2 capi relativi alle violazioni fiscali. Alla luce della sentenza della suprema corte, la difesa ritiene esservi tutti i presupposti perché il tribunale del riesame disponga l’annullamento della misura cautelare per i residui capi d’imputazione. Per Rita Frontino significherebbe di tornare immediatamente libera di potere affrontare il processo con un quadro accusatorio notevolmente alleggerito. Stessa cosa per gli altri imputati, che già hanno registrato nella passa udienza, il tribunale penale aretuseo di ritrasmettere alcuni atti del processo alla Procura.