L‘intervento – di Concetto Alota –
I canali principali della droga che riforniscono la provincia di Siracusa, così come l’intera Sicilia, agiscono in una sorta di “confederazione” a vasto raggio finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso. Il rifornimento della droga leggera, hashish, cocaina e marjuana provenienti da Palermo, Catania, Calabria e Malta, stupefacente che arrivava fino a poco tempo fa anche dall’Albania, Olanda e Puglia.
Nel contesto siracusano, per gli investigatori farebbero parte diversi gruppi criminali operanti nel territorio della provincia di Siracusa. Tutti colpevoli a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, detenzione e spaccio di stupefacenti e armi; il tutto in un contesto agevolato ancora per i vecchi clan, con forti proventi illeciti.
Per acquistare la droga da immettere nel mercato cittadino, i gruppi fanno riferimento a grossisti sparsi in lungo e in largo in Sicilia e in Calabria, così come all’estero. Le indagini hanno documentato anche lo svolgimento di un vero e proprio sistema, organizzato con esponenti di vertice dei principali attori che gestiscono i tanti gruppi di spaccio sparsi in lungo e in largo.
Dopo la pandemia la malavita organizzata ha ripreso in maniera decisa il controllo delle piazze e dell’intera filiera dello spaccio nel territorio siracusano. Un’attività assolutamente centrale e probabilmente, in questa fase, la più importante che si caratterizza per una capacità di adattamento nel recuperare rapidamente le aree perdute dal mercato.
Un’attività, quella delle organizzazioni criminali dediti allo spaccio di droga, che non conosce soste, come confermano alcuni dei dati emersi sullo stato del fenomeno a livello regionale in Sicilia. Ogni giorno vengono portati a termine interventi antidroga in Sicilia con denunce e quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrati. Si rileva inoltre un incremento della presenza di cocaina, una tendenza in linea con il resto del Paese, mentre cresce la diffusione delle sostanze sintetiche.
L’ultima relazione semestrale della Dia, conferma che nel territorio siracusano insiste la coesistenza di organizzazioni mafiose nonostante le tante investigazioni condotte nel tempo abbiano consentito un ridimensionamento dei principali gruppi mafiosi tramite l’arresto di esponenti di primo piano e di spessore criminale della malavita organizzata nella provincia di Siracusa.
Il territorio siracusano è caratterizzato dalla presenza di tanti gruppi di riferimento che esercitano la loro influenza in ambiti geografici ben definiti. I vecchi sodalizi sono legati anche ai clan catanesi molto attivi nelle estorsioni e nello spaccio di sostanze stupefacenti che costituisce la principale fonte di guadagno anche per le altre consorterie affiliate. La cocaina, rimane la sostanza stupefacente tra le più diffuse in particolare nella Sicilia. Fino a poco tempo fa i criminali avevano bisogno dei trafficanti calabresi per far arrivare massicci carichi di cocaina purissima in tutta la Sicilia. Partite di droga che venivano pagate a peso d’oro dai clan, ma da qualche anno hanno cambiato tattica e i luoghi di consegna, rimanendo per le forze di polizia l’attività di spaccio quale unico filo da seguire per fermare lo spaccio della droga.
La droga è un problema sociale che può colpire chiunque, non solo adolescenziale. Infatti, sono gli adolescenti la categoria più a rischio per il consumo di droga, mentre fra i giovani è la causa primaria di sofferenze.