Dall’accordo di programma per una Transizione energetica ed ecologica socialmente sostenibile alla bonifica e ripristino dei siti inquinati, dal protocollo su Appalti, Legalità e Sicurezza a presente e futuro del Distretto metalmeccanico Punta Cugno e Marina di Melilli.
Criticità e soluzioni, proposte e sfide sono esposte nel Documento programmatico in sette punti elaborato da Cgil-Cisl-Uil Siracusa “per lo sviluppo, il consolidamento e la transizione sostenibile dell’Area industriale di Siracusa”. Il testo, firmato dai segretari generali di Cgil e Cisl Siracusa, Roberto Alosi e Vera Carasi, con Ninetta Siragusa, componente di Segreteria della Uil Sicilia con delega sul territorio aretuseo, è la piattaforma su cui i tre sindacalisti chiedono un immediato confronto con istituzioni e parti datoriali, Confindustria per prima.
Dopo una dettagliata analisi della situazione esistente e delle prospettive (temute e sperate), Alosi, Carasi e Siragusa spiegano il loro intervento con la preoccupazione “che un momento favorevole per cogliere le opportunità della transizione energetica ed ecologica possa trasformarsi in una vera tragedia sociale, se questa occasione non venisse colta”.
In sintesi i sette passaggi-chiave del documento, condiviso dalle tre confederazioni sindacali con le rispettive organizzazioni del settore Industria.
Accordo di programma per una Transizione energetica ed ecologica socialmente sostenibile. Cgil-Cisl-Uil sollecitano “l’attivazione di una cabina di regia all’interno di un tavolo permanente che coinvolga istituzioni, imprese, sindacati e comitati cittadini. Un nuovo condiviso modello di governance che assuma, con un Accordo di programma, il governo dei processi industriali e monitori con certezza gli impegni assunti”.
Protocollo sugli Appalti, Legalità, Sicurezza e Sostenibilità. I sindacati rivendicano “una black list per le aziende che applicano contratti pirata, così producendo un inaccettabile dumping contrattuale e mettendo in discussione salario e diritti dei lavoratori; obbligo di garanzia della clausola sociale nei bandi di appalto e priorità a salute e sicurezza in collaborazione responsabile con le stesse imprese.
Ricerca, innovazione e formazione. L’idea: “Creare una rete di servizi tra Università, scuola, imprese e territorio per favorire ricerca, innovazione e formazione continua a imprese e lavoratori”.
Riconversione Industriale. “Individuare progetti di riconversione e riqualificazione industriale che promuovano investimenti privati e pubblici, per le bonifiche, l’efficientamento energetico dei siti, la riqualificazione delle produzioni. Da Siracusa può partire lo sviluppo di un hub di produzione e distribuzione dell’idrogeno verde che renderebbe la Sicilia la Piattaforma Energetica del Mediterraneo”.
Bonifica e ripristino dei siti inquinati. Riattivare con l’intervento pubblico un Piano di Risanamento Ambientale e di riqualificazione delle aree dismesse, per attrarre anche nuove filiere produttive e mettere in sinergia le diverse linee di finanziamento sfruttando pure le prerogative dell’area SIN (Sito d’Interesse Nazionale) e ZES (Zona Economica Speciale)”.
Distretto metalmeccanico Punta Cugno e Marina di Melilli. Pur ribadendo il ruolo centrale di un’industria sostenibile il territorio vanta altre potenzialità per intercettare le risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. “Riportare in mani pubbliche la gestione delle aree di Punta Cugno e Marina di Melilli può, se adeguatamente bonificate e riqualificate, attrarre progetti e nuovi investimenti”.
Reti Infrastrutturali materiali e immateriali. Per Cgil, Cisl e Uil serve un Piano strategico provinciale capace di realizzare le infrastrutture necessarie a rompere la strutturale marginalità siciliana, che sappia conquistare un nuovo ruolo per il porto di Augusta e preveda il potenziamento dei trasporti, della logistica e della mobilità locale.