Ergastolo confermato anche dalla sentenza di secondo grado. La Corte d’assise d’appello di Catania non ha fatto sconti a Giampiero Riccioli per l’omicidio dei badanti Alessandro Sabatino e Luigi Cerretto, di cui è ritenuto il responsabile. I due giovani campani lavoravano a servizio del padre dell’uomo in contrada Tivoli quando nel 2014 scomparvero. Del caso si occupò anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. I loro resti furono ritrovati 7 anni dopo sepolti nel terreno della villa dove lavoravano e portarono all’arresto di Riccioli, che fu condannato lo scorso anno al carcere a vita. In base a una prima ricostruzione dei fatti, da parte dell’accusa, Sabatino e Cerreto furono legati con delle fascette, fatti inginocchiare e uccisi con un colpo di pistola alla testa. I motivi sarebbero stati da ricercare nella denuncia che avrebbero voluto presentare nei confronti di Giampiero Riccioli perché avrebbe maltrattato il padre.
La perizia psichiatrica richiesta dalla difesa del ristoratore siracusano ha stabilito che l’uomo era in grado di intendere e di volere. Adesso è probabile il ricorso alla corte di Cassazione.