Agrigento , il primario che si dimette per giusta causa, denunciando una situazione “tragica, al collasso” dove non sono garantiti “l’ assistenza per i malati”. I cinque medici rimasti scrivono una lettera all’azienda sanitaria minacciando dimissioni di massa. I Nas dei carabinieri che sequestrano documenti. Un’interrogazione parlamentare a Roma. E soprattutto pazienti costretti a subire condizioni indecenti. Il pronto soccorso di Agrigento è una bomba sul punto di esplodere: 150 pazienti al giorno, 4.500 al mese che quasi raddoppiano in estate e solo cinque medici strutturati.
Dentro l’emergenza attanaglia gran parte degli ospedali siciliani, la situazione del San Giovanni Di Dio è tra le peggiori in assoluto. A fare esplodere pubblicamente il caso sono state le discusse dimissioni di Sergio Vaccaro, il primario originario di Favara che è rimasto alla guida del pronto soccorso dal 1 marzo 2022 al 21 luglio 2023. Un anno e mezzo in cui ha inviato 32 note alla direzione dell’Asp, guidata dal commissario Mario Zappia, per denunciare quello che non andava e chiedere soluzioni condivise.