Siracusa, 4 Agosto 2023. Ottantaquattro guasti in tre anni nella rete idrica siracusana: un dato che porta la città a occupare il quarto posto in Italia per perdite idriche. Questo è quanto confermato dal report che il movimento “Civico 4” redige annualmente al fine di monitorare la salute dell’infrastruttura e le relative perdite.
Anche questa volta il quadro è sconfortante.
“Quello che già sapevamo sul servizio idrico – spiega il leader del movimento, Michele Mangiafico – è che la città di Siracusa occupa il quarto posto in Italia per perdite idriche (67,6%), si caratterizza per una pessima qualità dell’acqua, a causa delle “elevate concentrazioni di cloruro di sodio”, dichiarate in bolletta, e che dall’anno scorso il sindaco, nella qualità di presidente dell’Ati idrico, abbia deliberato con Delibera 6/2022 l’aumento delle tariffe dell’acqua, adeguandole ai parametri richiesti dall’Arera. Questo adeguamento, che non veniva ottemperato da anni, era di fatto propedeutico all’anticipazione finanziaria richiesta dalla Siam SpA per le maggiori spese per l’acquisto di energia elettrica, in base a un’altra delibera dell’Arera ovvero la 229-22, secondo le modalità della circolare Csea 24/2022. Un quadro disastroso e fallimentare che poggia le sue basi su una rete idrica vetusta caratterizzata da un progressivo aumento di guasti, che per indirizzo dell’Arera determina un aumento del costo della tariffa”.
“Quello che sappiamo oggi, – continua – a valle dell’aggiornamento dell’annuale report che conduciamo per monitorare l’andamento dei guasti e dei disagi in città e per sapere se le cose migliorano oppure, sotto l’ombrellone dell’Amministrazione guidata da Francesco Italia, vadano progressivamente peggiorando, è che negli ultimi 3 anni, da agosto 2020 a luglio 2023, Siam ha comunicato alla città 84 importanti guasti alle condotte idriche, di cui 32 solamente nell’ultimo anno, con un aumento del 18% dei guasti in città e, di conseguenza, anche delle sofferenze e dei disagi della cittadinanza. Abbiamo registrato casi di assenza di acqua in porzioni rilevanti della città prolungatosi fino ad intere giornate. Un elenco numeroso per l’intervallo di tempo considerato, a dimostrazione che le reti sono arrivate al limite massimo consentito. Preoccupa l’elevata presenza di interventi su condotte di adduzione ai serbatoi con sfiati che, a riparazioni ultimate, agiscono direttamente sui rubinetti. Anche l’estate in corso non è stata finora da meno sul piano della rottura delle tubazioni.”
Peraltro, dall’annuale monitoraggio, emergono due nuove aree particolarmente colpite, e cioè: il comprensorio di Belvedere e traversa Sinerchia da una parte e la contrada marina del Plemmirio dall’altra, oltre i tradizionali problemi che si ripetono in Borgata.
“Questi risultati, chiaramente, sono il frutto delle scadenti politiche di investimento dell’Amministrazione comunale, per le quali la cittadinanza paga il prezzo più alto, costretta adesso anche a politiche di parzializzazione della risorsa idrica in alcune zone della città, come appunto Belvedere e Plemmirio. – afferma Mangiafico – Resta ad oggi fallito l’obiettivo di servire a livello idrico zone della città ancora sprovviste come Arenella e Fanusa. Paghiamo, a ragion veduta dopo tre anni dall’ultimo capitolato di appalto, l’obiettivo posto al punto 3 (cioè nel primo anno di attività) del programma degli interventi affidati, cioè l’utilizzo delle acque dell’Anapo, mentre le condotte cittadine cadono a pezzi. Un obiettivo visionario, pagato dalla città in questi 36 mesi.
Sempre dal punto di vista della manutenzione, alla consapevolezza degli ammaloramenti e delle perdite che caratterizzano le condotte di acciaio in adduzione ai serbatoi Teracati, Bufalaro Alto e Bufalaro Basso, non è seguita da parte dell’Amministrazione comunale alcuna iniziativa di manutenzione straordinaria all’interno del capitolato d’appalto”.
“Attendiamo ancora risposte dall’attuale Amministrazione comunale sul fatto che essa stessa abbia confermato che “la distribuzione delle acque sia al limite della potabilità” (pag. 11 della relazione tecnica del dirigente di settore) e quali iniziative abbia intrapreso l’Amministrazione da un punto di vista economico per mitigare il fatto di servire ai siracusani un’acqua di “pessima qualità”. Non abbiamo visto nulla. Forniremo questo report alle forze politiche di opposizione, – conclude – affinché la questione dell’acqua in città possa entrare nel dibattito pubblico urgente di uno dei prossimi consigli comunali.”