Fp cgil penitenziaria, casa Circondariale Siracusa una polveriera pronta ad esplodere.

Gravissima la situazione alla c.c. Di Siracusa, ricordiamo una casa circondariale con circa 650 reclusi, in cui la gravissima e prolungata mancanza di organico e problematiche strutturali non ancora risolte, mettono a dura prova il poco personale ancora in servizio.
Sistema antincendio non perfettamente funzionante, vedasi a luglio un detenuto appicca il fuoco costringendo all’evacuazione di un intero blocco, ed il sistema antincendio non era del tutto funzionante, automazione dei cancelli detentivi al blocco 20 non funzionanti, turni doppi di lavoro per il personale ivi in servizio, in spregio ad accordi sottoscritti con il PIL, PIR, A.Q.N., Uffici importanti quali la matricola, carenti di due unità che da tempo si sarebbero dovuto integrare ma che ancora la Direzione tarda ad inserire, il blok house presidiato a giorni alterni, lasciando l’incombenza alla prima porta, come altri posti di servizio sono in attesa di integrazione, atteso il pesante carico di lavoro, ( sala regia centrale, ufficio lavanderia, ufficio colloqui), mentre altri posti sono in attesa di revisione organica, vedasi ufficio casellario che da anni il personale non viene adeguato alla portata
dell’istituto e nonostante ciò, il personale viene continuamente disimpegnato dalle proprie mansioni per far fronte ad altre continue criticità, ma questo comporta non solo un carico maggiore di lavoro, ma arretrati nel controllo e distribuzione pacchi che certamente innescano un conflitto sempre più crescente con la popolazione detenuta.
Tutte criticità che, con il tempo, acuiscono un sempre maggiore malcontento nel personale e nella popolazione detenuta, se a questo aggiungiamo che detenuti facinorosi ed aggressivi sottopongono ad uno stress continuo l’istituto penitenziario, con aggressioni al personale o fra compagni di detenzione, la questione si complica ulteriormente; auspichiamo che le nuove regole d’ingaggio
promulgate dall’Amministrazione Penitenziaria con il “ Manuale operativo di Polizia Penitenziaria “ , possano dare quella giusta risposta Istituzionale ad un sistema ormai in crisi.
Abbiamo chiesto a gran voce una seria integrazione di personale presso questo istituto, ma ad oggi verosimilmente potrebbero arrivare solo 11 unità, una goccia su un mare in tempesta.
La CGIL chiede che il DAP, atteso l’importanza dell’istituto che ospita non solo detenuti comuni, ma anche detenuti ad alta sicurezza provenienti da tutta Italia, integri di almeno 50 unità l’attuale personale di Polizia Penitenziaria.

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By Redazione

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