Il pubblico ministero Gaetano Bono si è opposto alla richiesta dei legali degli imputati e la Corte d’Assise gli ha dato ragione sostenendo che le dichiarazioni dei due testi sono state trattate e discusse durante l’istruttoria dibattimentale.
La Corte ha rigettato anche la richiesta dei difensori di citare un amico di Boscarino che ebbe una lite con Maicol De Simone a San Focà, fissando, invece,
il calendario delle tre udienze per la discussione. La prima sarà il 5 febbraio per la requisitoria dei pm Tommaso Pagano e Gaetano Bono; il 12 febbraio toccherà all’avv. Domenico Mignosa, legale della parte civile, Rosa Boscarino e il 26 febbraio sarà il turno degli avvocati Sebastiano Troia, Puccio Forestiere e Antonio Zizzi illustrare le loro arringhe. Non è escluso che gli imputati possano rilasciare in aula dichiarazioni spontanee o produrre memorie scritte prima dell’avvio della camera di consiglio.
Priolo, omicidio Boscarino: la requisitoria dei pm il 5 febbraio
E’ alle battute conclusive il processo per l’uccisione di Alessio Boscarino, il 24enne vittima di un agguato in via Tasso a Priolo la sera del 4 dicembre 2016. Imputati alla sbarra sono i priolesi Christian e Roberto De Simone, rispettivamente di 34 e 28 anni, e Davide Greco, 30 anni, ritenuti gli autori dell’omicidio. Nell’ultima udienza la Corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere il giudice Livia Rollo) ha emesso un’ordinanza con cui ha rigettato la richiesta dei legali difensori (avv. Sebastiano Troia, Puccio Forestiere e Antonio Zizzi) di sottoporre a confronto la madre della vittima, e il teste che avrebbe riferito alla donna gli esecutori dell’omicidio del figlio. Teste che, al momento di confermare in aula quanto riferito, non ha confermato le sue precedenti dichiarazioni.