10:34
Inviato cinese, rischio conflitto ai confini con Israele
La Cina considera la situazione a Gaza “molto seria” per il rischio di “un crescente conflitto terrestre” su larga scala e la diffusione di scontri armati lungo i confini vicini.
E’ la valutazione dell’inviato speciale per il Medio Oriente Zhai Jun che, in visita nell’area, che ha partecipato sabato alla conferenza di pace del Cairo. Gli effetti di ricaduta nella regione e a livello internazionale si stanno ampliando, ha aggiunto Zhai nel resoconto del network statale Cctv, dato che il conflitto lungo i confini israelo-libanese e israelo-siriano si sta diffondendo, “rendendo le prospettive preoccupanti”
Esercito, in Israele trovati corpi di 1000 terroristi Hamas
Dall’inizio del conflitto abbiamo recuperato oltre mille cadaveri di terroristi di Hamas in territorio israeliano”, nella zona prossima alla striscia di Gaza e lungo la barriera di sicurezza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. “Le ricerche proseguono ed è possibile che questo non sia il numero definitivo”. “Questo dato – ha aggiunto Hagari – dà la misura dell’asprezza dei combattimenti avvenuti in quella zona, e dell’eroismo e del coraggio dimostrato dai combattenti israeliani, maschi e femmine, nonché dei civili e di altre forze di sicurezza “che hanno affrontato assassini barbari e assetati di sangue”.
10:22
Crosetto in visita lampo in Libano
Il ministro della difesa italiano Guido Crosetto è in visita in Libano per incontrare gli oltre mille militari italiani dispiegati nel sud del paese a ridosso della linea di demarcazione con Israele. Nella base militare di Shamaa il ministro è stato accolto dal generale Giovanni Brafa Musicoro, a capo del contingente italiano composto principalmente dalla Brigata ‘Granatieri’ di Sardegna.
10:18
Nyt,Hamas potrebbe liberare 50 ostaggi doppia nazionalità
“Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra gli Stati Uniti e il Qatar, Hamas potrebbe eventualmente rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità indipendentemente da qualsiasi accordo più ampio”: lo scrive il New York Times in un articolo pubblicato sulla sua edizione online.
09:57
Israele, sale a 222 il numero degli ostaggi in mano Hamas
E’salito a 222 il numero degli ostaggi israeliani in mano di Hamas a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui “il numero complessivo è aggiornato di volta in vota in base a informazioni di intelligence”. “In particolare – ha aggiunto – c’è voluto tempo perché tra gli ostaggi ci sono non pochi cittadini stranieri e la loro identificazione ha richiesto tempo aggiuntivo”.
09:55
Borrell, ora più aiuti umanitari a Gaza e più in fretta
“La cosa più importante ora è chiedere la consegna degli aiuti umanitari a Gaza. In tempi normali, senza guerra, circa 100 camion entrano quotidianamente a Gaza dunque è chiaro che 20 non sono abbastanza”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando in Lussemburgo. “L’importante è fare di più, più in fretta, e in particolare portare a Gaza le cose basilari che fanno sì che l’acqua e l’elettricità vengano ripristinate”, ha detto Borrell.
09:37
Biden e gli alleati: ‘Avanti con gli aiuti per Gaza e l’azione diplomatica’
ICapi di Stato e di governo hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest’ultimo di difendersi dal terrorismo, e hanno invocato il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. E’ il contenuto della dichiarazione congiunta da parte del presidente Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Rishi Sunak dopo che hanno discusso del conflitto in corso tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas.
I leader, si legge nella dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi “hanno accolto con favore la liberazione di due ostaggi e hanno richiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono altresì impegnati ad uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini presenti nella regione, in particolare quelli desiderosi di lasciare Gaza.
I capi di Stato e di governo “hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari che hanno raggiunto i palestinesi bisognosi di soccorsi a Gaza e hanno espresso il loro impegno a continuare a coordinarsi con i partner della regione per garantire un accesso duraturo e sicuro a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie”.
I capi di Stato e di governo “si sono impegnati a continuare uno stretto coordinamento diplomatico, anche con i partner chiave della regione, per prevenire l’estendersi del conflitto, preservare la stabilità in Medio Oriente e lavorare verso una soluzione politica e una pace duratura”.
09:17
Bombe su Gaza, almeno 17 vittime in un affollato rione
Almeno 17 persone sono rimaste uccise stamane in un bombardamento israeliano nell’affollato rione di Jabalya, a nord di Gaza. Lo riferisce il ministero degli Interni di Gaza, secondo cui si tratta di membri del clan familiare el-Batash, parenti di uno dei leader politici della Jihad islamica. A quanto pare, secondo testimoni sul posto, sotto le macerie ci sono altre vittime. Fonti locali aggiungono che gli abitanti di Jabalya hanno finora ignorato i ripetuti appelli giunti dalle forze armate di Israele di spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza.
09:22
Tajani: ora una de-escalation, ma Hamas non può fare quello che vuole’
Ora serve “una de-escalation”, con “l’interruzione del lancio di razzi da parte di Hamas ed Hezbollah”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo. Sulla necessità o meno di chiedere immediatamente una tregua, Tajani ha però sottolineato che “non si può permettere ad Hamas di fare quel che vuole”. “Israele – aggiunge – ha il diritto di difendersi ma in modo proporzionato, senza colpire indiscriminatamente la popolazione civile a Gaza”.
Secondo il ministro degli Esteri, i rischi di un allargamento del conflitto in Medio Oriente “ci sono” ed è per questo che si sta lavorando, perché ciò non si trasformi in realtà. “Tutti noi, Usa e Ue, ci stiamo impegnando sulla via diplomatica e l’Italia ha assunto un ruolo di primo piano: l’obiettivo è evitare l’incendio del Medio Oriente”, ha aggiunto Tajani. “La via diplomatica è quella che premia sempre”, ha precisato Tajani.
“Non abbiamo segnali di attentati previsti nel nostro Paese ma questo non significa sia il caso di abbassare la guardia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo.
09:06
Borrell, ‘attenzione ai doppi standard, Mosca osserva’
“La guerra in Israele e Ucraina hanno diverse radici e conseguenze ma causano egualmente scosse telluriche in tutto il mondo. La Russia si sta certamente avvantaggiando di questa situazione. Le accuse di doppi standard c’erano prima della guerra e ora ritornano: dobbiamo essere molto attenti a mostrare la stessa preoccupazione per ogni civile ucciso. Certo, diamo forte sostegno a Israele perché ha patito uno degli attacchi più forti contro il popolo ebraico, ma dobbiamo anche prendere in considerazione l’uccisione dei palestinesi, anche loro sono vittime di Hamas“. Lo ha detto Josep Borrell arrivando in Lussemburgo.
08:41
Israele, ‘nessuna tregua durante negoziati su ostaggi’
“Non ci sarà “nessun cessate il fuoco” a Gaza mentre Usa e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi detenuti da Hamas nell’enclave assediata: lo ha detto alla Cnn un portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il funzionario ha affermato che “non erano a conoscenza” delle richieste degli Stati Uniti per un rinvio della prevista operazione di terra di Israele a Gaza, aggiungendo che sia Israele sia gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati “il più rapidamente possibile”. “Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas”, ha sottolineato.
08:32
Madrid spinge per una conferenza internazionale di pace
“Dobbiamo avere la forza di promuovere una conferenza internazionale di pace che porti alla creazione di uni stato palestinese”. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri spagnolo, José Manuel Albares, arrivando in Lussemburgo (la Spagna detiene la presidenza di turno dell’Ue). “L’Ue deve parlare con una sola voce e dobbiamo condannare sia la violenza di Hamas che gli attacchi alla popolazione civile di Gaza”, ha aggiunto. “Questo è il momento di una tregua: che si fermi la violenza e si guardi avanti”.
07:30
Scontri con Israele in Cisgiordania, uccisi due palestinesi
Due palestinesi sono morti e quattro sono rimasti feriti in violenti scontri con l’esercito israeliano avvenuti nel campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah in Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dalla Wafa, il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) che ha identificato i due morti in Mahmoud Saif Al -Tarish Nakhla e Muhammad Nidal Alyan, uccisi “da proiettili”.
07:14
Israele, colpita cellula terrore nel sud del Libano
Resta alta la tensione al confine con il Libano. L’esercito israeliano ha detto di aver colpito una cellula terroristica in territorio libanese e distrutto una postazione di lancio di razzi. Secondo il portavoce la cellula stava programmando di mettere in atto un attacco verso la cittadina israeliana di Shlomi
02:53
Biden e alleati: ‘Israele si difenda, si rispetti il diritto internazionale’
Il presidente Usa Joe Biden e i leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia hanno ribadito “il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo e hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, compresa la protezione dei civili”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul colloquio tra il presidente americano e Rishi Sunak, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni. I leader hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi” nelle mani di Hamas.
01:17
Israele, colpita struttura militare di Hezbollah in Libano
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato su Telegram di aver colpito alcuni obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui anche una struttura militare e un posto di osservazione. Inoltre un aereo dell’Idf ha colpito una cellula terroristica che operava lungo il confine.