Quarant’anni fa veniva ucciso il giornalista Pippo Fava, una delle voci più scomode dell’informazione siciliana.
Fava, 59 anni, collaboratore di numerose testate nazionali come i settimanali Tempo e Domenica del Corriere, fu assassinato la sera del 5 gennaio 1984, vicino al teatro stabile di Catania, fu abbattuto con cinque colpi di pistola alla testa: aveva appena lasciato la redazione della rivista I Siciliani, che aveva fondato e diretto.
Non solo giornalista di forte impegno civile, Fava era anche scrittore, saggista, drammaturgo.