E’ affetto da epilessia di secondo grado che ne avrebbe scemato la capacità di intendere e di volere nel momento in cui è entrato in azione, Giuseppe Lanteri il 19enne avolese, indagato per l’omicidio di Loredana Lopiano, la 47enne infermiera, uccisa la mattina del 28 settembre nell’androne di casa con 5 coltellate nella sua abitazione di via Savonarola. A queste conclusioni è pervenuta la dott.ssa Elettra Cultrera, neuropsichiatra catanese, a cui il gip del tribunale aretuseo, Carla Frau, ha conferito nel mese di novembre l’incarico di eseguire una perizia psichiatrica. La consulente ha depositato nelle scorse ore l’esito della perizia dalla quale emerge che Lanteri è afflitto da epilessia, dovuta a un trauma infantile, in un soggetto psicologicamente debole. Rispetto al momento in cui ha agito, la consulente ha sostanzialmente affermato che avesse una parziale capacità di intendere e di volere. Ha poi scritto che ha bisogno di un trattamento terapeutico e di un supporto psicologico oltre che essere costantemente monitorato da un esperto in neurologia.
Si è, quindi, concluso l’incidente probatorio con gli atti che sono stati trasmessi alla Procura per fare parte del fascicolo relativo alle indagini per l’omicidio della donna.
“Il mio assistito ha bisogno di essere trasferito in una centro terapeutico – afferma l’avv. Antonino Campisi – valuteremo se presentare un’istanza di incompatibilità con il regime carcerario”.
Il pm Tommaso Pagano, che sta coordinando le indagini, ha ipotizzato a carico dell’indagato il reato di omicidio aggravato. In sede d’interrogatorio di garanzia, avvenuto qualche giorno dopo l’omicidio, la difesa di Lanteri ha sostenuto che il ragazzo sarebbe affetto da una forma di epilessia, come attestato da diversi certificati medici rilasciati dall’Asp di Trapani, dove era in cura nel 2017.