Il nuovo servizio di pubblica illuminazione è tra le numerose incongruenze evidenziate dal Rendiconto 2023, in fase di approvazione dal Consiglio comunale, secondo un’analisi del movimento politico Civico 4.
“La delibera n. 2173 del 10 giugno 2022 – ricostruisce Michele Mangiafico, leader del movimento e componente di Fratelli d’Italia – ha sancito l’adesione dell’Amministrazione comunale alla convenzione Consip per il servizio di pubblica illuminazione, gestito da Enel Sole, concessionaria per la Sicilia. Il servizio è stato avviato nell’ottobre del 2022, dopo una conferenza stampa tenuta dal sindaco, che ha enfatizzato tre concetti chiave: risparmio, sicurezza ed efficienza”.
Il tutto è rimasto una promessa vuota, perché la città è rimasta spesso al buio, e di “relamping” non si è più parlato.
“Nonostante il passaggio tardivo dalle luci a incandescenza a quelle a LED, – dice Mangiafico – che l’Amministrazione avrebbe potuto realizzare anche senza la convenzione Consip, la semplice “sostituzione” dei corpi illuminanti senza una corretta valutazione della potenza dei nuovi LED ha portato a un risultato deludente. La mancanza di chiarezza e trasparenza ha compromesso l’efficacia dell’intervento.”
Sul piano finanziario, il costo del servizio di illuminazione pubblica è aumentato notevolmente. Al canone previsto di 3.135.000 euro si sono aggiunti oltre 500 mila euro per le spese di manutenzione, oltre a un contenzioso di 2.515.000 euro per un decreto ingiuntivo legato ai “maggiori costi di energia elettrica”. Complessivamente, le spese hanno raggiunto circa 4,7 milioni di euro, ben lontano dal risparmio promesso. Un confronto con il rendiconto dell’anno precedente, che indicava spese di 3,3 milioni di euro, evidenzia chiaramente l’assenza di risparmio.
Un altro punto critico messo in evidenza da Civico 4 riguarda lo sviluppo della rete di illuminazione nelle zone balneari, che rimangono per lo più al buio.
“La città non ha ancora avuto spiegazioni chiare su come e dove sono stati installati i mille nuovi punti luce promessi nel programma elettorale del sindaco. Le aree come Fontane Bianche, Ognina, Plemmirio, Arenella, Terrauzza, Fanusa e Isola aspettano ancora di vedere i benefici di questi interventi”, afferma il leader del movimento.
“Infine, il sindaco non può giustificare la mancanza di illuminazione con la questione della proprietà delle strade, poiché molte di queste, presenti nell’inventario dei beni del Comune, sono di competenza comunale e non illuminate. Strade cruciali per la sicurezza dei cittadini, che dovrebbero essere una priorità per una buona amministrazione cittadina. Tuttavia, come si suol dire, – conclude Mangiafico – “sotto il vestito, niente””.