Democrazia Partecipata, Fdi: “Impugnetemo la determina”

L’amministrazione comunale decide di andare avanti come un treno.
Nonostante le contestazioni di Fratelli d’Italia e del PD e la richiesta di discutere del problema in aula, e lo sconcerto generalizzato dei cittadini su quanto avvenuto, il dirigente dott. Miccoli ha assunto la determina n. 4033 del 2.9.24, validando i risultati relativi al progetto giunto al primo posto, avendo acquisito un numero di voti di gran lunga superiore agli altri progetti, decidendo di riportare al voto i cittadini in ordine agli altri progetti.
Nell’aula consiliare i cittadini, all’insegna della massima trasparenza, avrebbero appreso tutti i chiarimenti necessari in ordine ai fatti accaduti. Nella stessa occasione avremmo chiesto alla società affidataria del servizio di spiegare perché è stato indicato il numero degli elettori in 3016 e in 353 gli elettori non votanti. Come anche l’ Ufficio avrebbe meglio spiegato che significa quanto si legge in determina, e cioè che le nuove operazioni di voto avverranno con pre caricamento dei dati come estratti dagli uffici competenti, e per quali ragioni ciò non sia stato fatto prima.
La decisione di procedere rapidamente alla prima votazione, con autocertificazione dei requisiti anagrafici da parte degli elettori, è stata una scelta errata, assunta dall’Amministrazione e avallata dalla società affidataria, che evidentemente hanno pensato di dare a tali votazioni un valore di secondo livello rispetto alle amministrative, per le quali chiaramente nessuno può pensare di recarsi ai seggi elettorali autocertificando di avere diritto di partecipare al voto!
La nuova votazione sarà certamente influenzata dai risultati noti della prima votazione, con la conseguenza che con ogni probabilità il numero dei votanti sarà inferiore e i voti saranno indirizzati verso quelli che avevano ottenuto più voti con l’auspicio che vincano.
Stiamo valutando se sussistono gli estremi per l’impugnazione della determina dirigenziale, adottata con troppa fretta, nonostante gli appelli ad agire dopo discussione consiliare e a bocce ferme.
Quanto successo è gravissimo e mina fortemente la fiducia dei cittadini verso l’Amministrazione comunale e la strada intrapresa con la determina dirigenziale mina il rapporto di leale collaborazione tra le Istituzioni.
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia
Paolo Romano
Paolo Cavallaro

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