Rada di Augusta, ARPA Sicilia e ISPRA a lavoro per aggiornare i valori di intervento dei sedimenti marini – Video

Avviate a settembre le attività di campo per aggiornare le concentrazioni di contaminanti, il fine è quello di valutare eventuali interventi per il recupero dei sedimenti marini della Rada di Augusta Augusta (SR) – ARPA Sicilia in convenzione con ISPRA e in collaborazione con CNR-IAS e ISS ha avviato le attività del Piano per la definizione dei valori di intervento dei sedimenti nella Rada di Augusta, una convenzione siglata nel 2023 tra Ministero della Transizione Energetica, ISPRA e la Regione Siciliana. La convenzione prevede un vasto programma di campionamento, analisi fisicochimiche ed ecotossicologiche di sedimenti e organismi marini con l’obiettivo di aggiornare i valori di intervento per la Rada di Augusta, tenendo conto anche degli aspetti sanitari. L’attività avrà una durata di 18 mesi.
La richiesta era partita nel 2021 dal Ministero della Transizione Ecologica ad ISPRA per assicurarsi che i valori di intervento per i sedimenti marini all’interno della rada di Augusta (SIN Priolo- Gargallo) – definiti del 2005 – fossero ancora attuali in base alle normative vigenti.
Un approccio integrato per la ridefinizione dei valori di intervento ISPRA ha confermato che il criterio Probable Effect Level (PEL) resta valido, suggerendo un aggiornamento alla luce delle nuove conoscenze ecotossicologiche e metodologie statistiche. In particolare, per il mercurio, un contaminante di elevata rilevanza, è necessario un approccio integrato che consideri il bioaccumulo e gli impatti sanitari. Pertanto, è stato proposto un gruppo di lavoro che include l’Istituto per lo studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino (IASCNR) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per definire i nuovi valori di intervento.
Il piano operativo, alla ricerca di inquinanti
Il piano operativo include la ricerca di specifici inquinanti nei sedimenti e lo studio della loro migrazione dal fondale agli organismi presenti nell’area; campagne di pesca scientifica all’interno e all’esterno della rada e il monitoraggio tramite organismi filtratori come i molluschi bivalvi (mussel watch). Il ruolo di ARPA Sicilia è quello di fornire le competenze tecniche necessarie per il prelievo dei sedimenti, la raccolta delle specie oggetto di analisi e la messa a dimora dei mitili per quantificare il bioaccumulo.
ISPRA, IAS-CNR e ISS valuteranno i dati per determinare i valori di intervento, utilizzando modelli statistici e indici di effetto ecotossicologico. I dati raccolti saranno comunicati al MiTe e alla Regione
Siciliana, fornendo un report dettagliato dei risultati ottenuti.
Vincenzo Infantino, Direttore Generale di ARPA SiciliaLa collaborazione istituzionale rappresenta uno degli strumenti fondamentali per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. L’avvio delle attività congiunte tra ARPA Sicilia e ISPRA per l’aggiornamento dei valori di intervento nella Rada di Augusta segna un importante passo avanti nella gestione e nel monitoraggio della qualità ambientale del nostro territorio”.

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