Rispondendo a Marco Misischia, presidente della Cna Turismo, il ministro del Turismo Daniela Santanché ha risposto sulla questione della tassa di soggiorno. “Più corretto parlare di tassa di scopo. Finora nulla è stato deciso perché siamo in una fase interlocutoria. Però ci sono tre pilastri: sarà una tassa di scopo poiché i ricavi saranno reinvestiti per il turismo; allargare la possibilità d’introdurre la tassa in tutti i comuni e non solo ai meno di mille. La tassa di soggiorno non può incidere sul budget delle famiglie: ci vuole la proporzionalità. In sostanza, chi può spendere 1500 euro a notte per la suite non può pagare solo 5 euro di tassa di soggiorno”.
Rispetto all’obiezione del gravame sugli albergatori costretti a fare da cassa per la riscossione del tassa di soggiorno, il ministro Santanché ha replicato: “Ritengo giusto introdurre la percentuale di aggio per gli albergatori che riscuotono la tassa di soggiorno”.
Il ministro hja concluso il suo intervento con una sorta di slogan: “Siamo belli, siamo bravi, siamo sexy, siamo ambiziosi e dobbiamo essere la prima industria della nazione. Sono sicura che ce la faremo”.