Natura Sicula: “Pillirina inaccessibile: ricorreremo alla magistratura”

L’associazione ambientalista Natura Sicula interviene sulla questione della Pillirina-Plemmirio, annunciando di volere ricorrere alla magistratura qualora la Capitaneria di Porto e il Dipartimento Ambiente di Siracusa non risolvano il problema dell’impossibilità di accedere liberamente alla spiaggia. “La società Elemata, proprietaria di alcune particelle del Plemmirio – afferma Fabio Morreale, presidente di Natura Sicula – da quasi un mese non fa accedere nessuno dallo sbocco 34 (Punta della Mola) perché, dice, sia stata privatizzata anche la particella della spiaggia. Il Dipartimento Ambiente, al quale abbiamo chiesto l’atto di sdemanializzazione, risponde che l’iter amministrativo di delimitazione è ancora in fase di svolgimento. Chi dice la verità ce lo dirà la magistratura. Intanto la società proprietaria non fa passare nessuno, e le forze dell’ordine stanno a guardare”.

“I motivi di sicurezza – continua Morreale – addotti dalla Capitaneria di porto, tanto cari alla Elemata, non vietano l’accesso e la balneazione in tutto il Plemmirio ma solo nel tratto delle Rive Bianche, caratterizzato da roccia particolarmente friabile sottoposta a erosione, da insenature di natura sabbiosa e dalla presenza di casematte in cemento armato. In questo tratto l’ordinanza della Capitaneria di Porto vieta la balneazione, la navigazione, la pesca, la sosta e il transito di persone e autoveicoli e ogni altra attività incompatibile con la natura del rischio, ma solo per una profondità verso terra di 20 m e verso mare di 100. Tutto il resto è fruibile, ed è tanto. E poi ci sono le latomie di superficie, semi sommerse dal mare, che appartengono all’Area Marina Protetta del Plemmirio e devono risultare accessibili via terra. Ai giudici quindi chiederemo come mai alla Punta della Mola la società impedisce l’accesso senza specificare i confini dell’ordinanza. E come fa la stessa non far passare nessuno se per il codice della navigazione il mare e le spiagge sono di tutti. Impedirne l’accesso equivale a commettere il reato di cui all’art. 1161 del Codice della navigazione. C’è anche una sentenza della Cassazione (sez. 3, n. 13925 del 7 maggio 2020) che lo ribadisce. Altro punto oscuro. Per la particella in cui ricade la spiaggia (F.M. 130, p.lla 175) la Capitaneria di Porto e il Dipartimento Ambiente starebbero discutendo se sdemanializzarla, come desidera la Elemata. Eppure anche i bambini sanno che le spiagge non possono mai diventare private”.

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By F N

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