Il caso Pillirina in un’interrogazione all’assessore all’Ambiente

Iniziative urgenti per tutelare la zona di Punta della Mola e la spiaggia della Pirillina. L’iniziativa parlamentare è del deputato all’Ars, Ismaele La Vardera che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale al Territorio e Ambiente. La penisola di Punta della Mola, dove si trova la famosa spiaggia della Pirillina, dopo la smilitarizzazione del terreno demaniale, venne acquistata nel 1983 da privati che hanno poi rivenduto la proprietà alla società di costruzioni Elemata Maddalena srl, di proprietà del marchese Emanuele De Gresy, il cui progetto consisteva nella costruzione di una struttura alberghiera. Nel corso degli anni, il marchese De Gresy ha avviato una lunga battaglia legale finalizzata alla chiusura della spiaggia e alla realizzazione delle opere di costruzione. Tuttavia, l’area in questione non era interamente privata, poiché comprendeva sia terreni privati che particelle del demanio marittimo. Inoltre, la destinazione urbanistica dell’area sarebbe “verde naturalistico”, che vieta la costruzione di nuovi edifici; allo stesso modo, il piano paesaggistico vigente e i vincoli archeologici impedirebbero scavi e movimenti di terra; la spiaggia della Pirillina è stata designata “Sito di Interesse Comunitario” (SIC) dall’Unione Europea, con l’obiettivo di proteggere l’habitat e le specie presenti nella zona. Inoltre, la spiaggia ricade nell’Area Marina Protetta del Plemmirio, e la zona circostante ospita tombe di epoca greca e bunker risalenti alla seconda guerra mondiale;

“La società Elemata Maddalena – scrive La Vardera – aveva anche presentato un’istanza per la revisione della linea demaniale, cioè il confine tra le aree appartenenti al demanio marittimo e quelle di sua proprietà. Il 10 settembre scorso, con grande sorpresa, il procedimento si è concluso con una nuova delimitazione che ha garantito al marchese De Gresy il diritto di proprietà su una vasta porzione della costa. Questa delimitazione include le latomie costiere presenti nella zona ovest, finora visitabili e vincolate come beni archeologici dal 1970, nonché le fortificazioni belliche della seconda guerra mondiale, che fino a pochi mesi fa erano meta di visite guidate. Il proprietario ha immediatamente chiuso l’accesso alla spiaggia, impiegando vigilantes per impedire l’ingresso di chiunque. Il responsabile del Dipartimento Demanio Siracusa-Ragusa per la Regione Siciliana, nel confermare la conclusione del procedimento, avrebbe precisato che i proprietari possono chiudere l’accesso solo ai mezzi, ma non ai pedoni, in contraddizione a quanto realmente verificatosi”.

Il primo ottobre, con decorrenza immediata, il Dipartimento regionale ha ordinato l’interdizione all’accesso, al transito, alla sosta e alla balneazione nella zona costiera di Punta della Mola. La decisione è stata motivata dalla presenza di una “roccia bianca particolarmente friabile, soggetta a erosione con caduta massi di grosse dimensioni”, nonché dalla presenza di “insenature sabbiose e fortificazioni in cemento armato, inclinate verso il mare” le cosiddette Casematte. “Un ulteriore aspetto preoccupante – aggiunge il deputato indipendente – di questa complessa vicenda è che il Comune di Siracusa e la Soprintendenza hanno rilasciato alla Elemata Maddalena srl una concessione edilizia per la costruzione di un residence con abitazioni civili, nonostante i vincoli presenti nell’area”.

La Vardera ha chiesto, quindi, chiarimenti sulla vicenda, in particolare spiegando come si concili la dichiarazione della linea di costa di Punta della Mola ad elevato rischio idrogeologico, come attestato dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), con il rilascio, nel 2023, di un permesso di costruire da parte della Soprintendenza e del Comune di Siracusa; quali siano le motivazioni che hanno portato all’interruzione della procedura per la dichiarazione di riserva naturale dell’area di Punta della Mola, iniziata nel 2015 e mai portata a conclusione, considerando che tale dichiarazione avrebbe potuto offrire una maggiore protezione ambientale, limitando o impedendo interventi edilizi in una zona di rilevante interesse naturalistico e storico; quali siano le ragioni che hanno portato alla modifica della linea demaniale nell’area di Punta della Mola; una decisione che potrebbe comportare conseguenze negative per l’ambiente, incidendo su un territorio di rilevante valore paesaggistico, naturalistico e archeologico, sottoposto a specifici vincoli di tutela, e per comprendere come tali modifiche siano state giustificate alla luce delle normative vigenti in materia di protezione ambientale; se siano stati messi in atto tutti gli strumenti di controllo necessari affinché le procedure che hanno portato alla revisione della linea demaniale siano state svolte in maniera corretta e trasparente e quali misure verranno adottate per garantire il monitoraggio di futuri interventi, al fine di evitare abusi o irregolarità da parte del nuovo proprietario; quali misure intendano adottare per ripristinare e tutelare la fruibilità pubblica della spiaggia della Pirillina, da sempre amata e frequentata, ricca di storia e valore ambientale.

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By F N

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