Il processo a carico del sindaco di Priolo, Pippo Gianni torna a farsi davanti al tribunale di Siracusa. Così ha deciso la Corte di Cassazione a cui era stato posto il quesito. Per i giudici della Suprema Corte i reati contestati a Gianni sono stati commessi a Priolo Gargallo, dove l’imputato ricopriva, all’epoca dei fatti, la carica di sindaco.
La questione di competenza era stata sollevata dopo qualche udienza davanti al tribunale di Siracusa. Uno dei reati contestati dalla Procura sarebbe stato commesso in territorio entro, per cui la competenza era passata al tribunale di Catania. Ma solo per poco tempo perché anche i giudici catanesi hanno dichiarato la propria incompetenza territoriale rimettendo gli atti alla Cassazione.